Lettera ai Consiglieri Comunali torinesi sulla questione dei nidi comunali 

Ai Consiglieri/e Comunali di Torino

cc.  Al Sindaco della Città di Torino
       Alla Giunta Comunale di Torino

Oltre alle aziende municipali si  privatizzano anche i nidi comunali?


Gentile consigliera/e
Le informazioni disponibili sulla vicenda Nidi/insegnanti precarie sono ancora incerte ma sufficienti per destare il nostro allarme su prospettive inaccettabili di privatizzazione dei servizi pubblici locali

Naturalmente apprezziamo il tentativo di salvare (almeno temporaneamente) 300 posti di lavoro. Apprezzamento che non è un puro esercizio di retorica: siamo profondamente convinti della necessità economica e politica, sociale ed etica, della difesa del lavoro e dei lavoratori. Ogni nostra considerazione non può prescindere da questo assunto.

Ma non possiamo esimerci dal condividere con Lei alcune gravi perplessità circa la natura, le modalità e le conseguenze dell’operazione in atto Nidi/Insegnanti precarie.

Non è ancora chiaro se l’operazione passerebbe attraverso la privatizzazione tout court  o se riesca a mantenere nell’ambito del diritto pubblico una funzione comunale che è stata a lungo un vanto della nostra Città.

Continuiamo però a vedere l’ Amministrazione Comunale nella difficile condizione di dover sempre scegliere il  “male minore”, riducendo la rappresentanza politica alla “riduzione del danno”. Vorremmo invece vederla  reagire con la necessaria energia e determinazione  contro il progressivo soffocamento finanziario dei comuni, consapevole  che questo è il modo con cui si porta un grave attacco all’autonomia locale, garantita dalla   nostra Costituzione ed elemento fondamentale dell’identità democratica della Repubblica Italiana.  Converrà con noi che si sta attuando una brutale modifica della  nostra costituzione materiale, senza il fastidio di dover far esprimere il Popolo sovrano.

I Consiglieri Comunali, eletti democraticamente, non sono solo gli amministratori della cittadinanza, sono anche, nella dimensione cittadina, i suoi rappresentanti. Ed è per questo Suo ruolo pubblico di rappresentanza che Le chiediamo, gentile Consigliera/e, di agire per contribuire a restituire alla nostra Città, e a tutti i Comuni d’Italia, le basi finanziarie per poter svolgere il ruolo che la Costituzione le assegna.

Non  stiano parlando di puri principi ma di precisi obiettivi: la restituzione  della Cassa Depositi e Prestiti alla sua vocazione originaria e l’introduzione della TTF – Tassa sulle Transazioni Finanziarie destinandone i proventi agli investimenti in quei beni comuni che spesso spetta alla amministrazioni comunali di gestire.

Gentile Consigliera/e, Lei già conoscerà i dati sulla Cassa Depositi e Prestiti, la cui  imponente liquidità si vuole progressivamente spostare dal finanziamento degli investimenti degli Enti Locali alla speculazione e al finanziamento di quelle privatizzazioni contro cui si è espresso il Popolo nell’ultimo Referendum.

La invitiamo anche a verificare agevolmente a questo indirizzo : http://www.zerozerocinque.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=31&Itemid=54  l’introito della TTF – Tassa sulle Transazioni Finanziarie sulla cui introduzione in ambito europeo il Governo  pare tentennare, sotto la pressione delle Banche.

Gentile Consigliera/e,  Le chiediamo di far sentire nel Consiglio Comunale, e attraverso il Consiglio Comunale, la Sua voce su questi temi, dando così un contributo alla nostra Città, al livello del dibattito politico, in una parola alla Democrazia.

Il Comitato Locale di Attac

Torino, 9 aprile 2012