UniversAttac

di fronte alla crisi Voci fuori dal coro

Attac Torino riprende l'esperienza iniziata con il ciclo di lezioni 2009 – 2010 che aveva visto un’ elevata partecipazione a 12 lezioni miranti a fornire uno strumento di formazione e informazione critica riguardol'attuale crisi economica che riteniamo abbia le caratteristiche di una crisi sistemica. Quel successo ci ha incoraggiati nel proseguire l'esperienza con la speranza di renderla un appuntamento stabile anche nel futuro.

Gli argomenti sono nuovi nella loro specificità, ma perfettamente conseguenti rispetto a quelli trattati nel ciclo precedente.Totalmente identiche le motivazioni di fondo: l'analisi della crisi è ancora demandata esclusivamente agli alfieri delle dottrine economiche che hanno una spaventosa responsabilità nell'attuale crisi.

Solo la funzionalità alla difesa di enormi interessi finanziari di queste teorie ne spiega (ma non giustifica)l'incontrastato dominio su tutti i media, sia generali che specialistici.Questo monopolio nella formazione e nell'informazione è già incrinato in alcuni paesi, purtroppo non nel nostro. Da qui l'esigenza inderogabile di dare il nostro modesto contributo alla possibilità di sentire,anche quest'anno, delle “voci fuori dal coro”.

Il ciclo 2011 risponde innanzitutto alla necessità di fornire strumenti conoscitivi riguardanti la gestione dei beni pubblici, con particolare riferimento
alle implicazioni derivanti dall’imminente referendum perl’Acqua Bene Comune.

Inizia con una riflessione sul concetto di beni comuni e beni pubblici a partire dall'illustrazione del pensiero del premio Nobel Elinor Olstrom. I passi successivi riguardano: il diritto dell'UE in rapporto ai beni pubblici e le forme di gestione dei SIG (Servizi di Interesse Generale); le possibili forme di finanziamento degli investimenti infrastrutturali analizzate sia da un punto di vista dell'azienda pubblica(con la testimonianza di revisori dei conti di società con partecipazione pubbliche) sia attraversol'analisi di istituzioni come la Cassa Depositi e Prestiti e di proposte innovative in termini di finanzapubblica.La conclusione di questa parte comprende una comparazione critica tra le forme di investimento daparte della massa di risparmiatori (dal risparmio postale a quello c.d. gestito) e una riflessione sul ruoloanticiclico di un'impresa pubblica con particolare riguardo ai periodi di crisi.
Si tratta quindi di un percorso formativo integrato e autoconsistente coerente con gli interessi culturalie la tradizionale vocazione di Attac all'analisi critica dei processi di finanziarizzazione dell'economia.

Come già nell'anno precedente, le lezioni frontali saranno seguite da un breve dibattito per permettere aipartecipanti di chiedere chiarimenti ed avere un confronto attivo ai fine della propria formazione.

I materiali didattici di ogni lezione saranno disponibili sul sito www.attactorino.org insieme allaregistrazione audio della stessa.

Scarica il documento "Motivazioni e metodo di UniversAttac 2011"

Tutti gli incontri del 2011

UniversAttac 2009-2010

L’attuale crisi economica si caratterizza come una autentica "crisi di sistema" che non può essere compresa, affrontata e risolta con gli strumenti, teorici e pratici, che hanno già dimostrato i loro limiti in precedenti crisi totalmente congiunturali.

La dimensione sistemica della crisi comporterà importanti e durature conseguenze di carattere sociale; da qui si rileva l’esigenza della necessità di porre a disposizione dei cittadini, e non solo degli esperti di settore, i necessari strumenti per comprendere e valutare, sia la realtà economica in cui vivono sia le possibili proposte di intervento.

Attualmente l’analisi e le proposte, almeno quelle facilmente accessibili al grande pubblico, sono demandate alle stesse persone e alle stesse organizzazioni che hanno vantato, fino a ieri, le magnifiche sorti e progressive" dei meccanismi che hanno portato al tracollo.

Non è che non esistano voci critiche, basti pensare ai premi Nobel per l’Economia Stigliz e Krugman ( quest’ultimo significativamente premiato dopo lo scoppio della crisi!), Anche in Italia esistono autorevoli voci indipendenti; ma il grande pubblico non ha la possibilità di sentirle compiutamente.

Tutto ciò è un autentico vulnus della Democrazia.

Attac oltre ad essere un’associazione da molti anni impegnata nell’autoeducazione popolare è stata anche una delle (poche) voci che si sono levate contro l’assoluta deregolamentazione dei mercati finanziari. È naturale pertanto che ci si ponga il problema di offrire a Torino una "Università Popolare Tematica".

Le attività formative di Attac, svolte a vari livelli (europeo, nazionale e locale) sono imponenti: Université d’eté (Attac France); Sommerakademie (Attac Deutschland); Università d’Attac (Attac Italia), European Summer University (14 Attac europei), solo per citare le più importanati.

Si vuole portare a Torino un’iniziativa di tale livello, adattandola alla specifica realtà torinese. sia organizzativamente che integrandone i contenuti con riferimenti locali.

Le lezioni saranno raggruppate in filiere tematiche interdisciplinari autoconsistenti. Tale organizzazione è già stata verificata e valutata positivamente nelle analoghe iniziative di Attac.

I docenti sono tutte persone che hanno già partecipato ad iniziative culturali di Attac o hanno già avuto, in altre occasioni, contatti con Attac o con associazioni con cui Attac ha un rapporto di collaborazione. Ci si avvarrà inoltre dei rapporti con i comitati scientifici di Attac France e Attac Deutschland.

I moduli formativi saranno di tre tipi:

  • Lezioni frontali per illustrare problemi di ordine generale
  • Laboratori per analizzare casi concreti
  • Tavole rotonde per favorire il confronto e la riflessione critica.