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 Alcune osservazioni sul COMUNICATO del “Gruppo Dirigente GTT”

Non si può non rimanere sconcertati di fronte al comunicato del “Gruppo Dirigente di GTT”, sia per la forma sia per il contenuto.
Innanzitutto: cosa rappresenta la definizione “Gruppo Dirigente di GTT”? Gli Amministratori? Se sì sarebbe stata decisamente più opportuna una firma più precisa e con più trasparente assunzione di responsabilità; se no è un ulteriore motivo di sconcerto per la confusione dei ruoli aziendali che rivelerebbe.

Il primo grave motivo di sconcerto è che si intervenga (presumibilmente da parte degli amministratori o su loro ispirazione) sulla remunerazione degli amministratori, la cui determinazione è  compito della proprietà, ossia del Comune in rappresentanza della Cittadinanza.
Questa richiesta, Cicero pro domo sua,  è gravemente inopportuna e irrispettosa delle normali regole della Governance  societaria, indipendentemente da ogni  considerazione nel merito (riguardo al quale non sarebbe inopportuna una pubblica pronuncia del Consiglio Comunale).
Grave anche il fatto che si identifichi la missione aziendale con la  politica di liberalizzazione (“liberalizzazione: competere con successo sul mercato”) usurpando decisioni sul ruolo del servizio che spettano alla Cittadinanza nelle sue forme costituzionalmente previste di rappresentanza (Consiglio Comunale) e manifestazione di volontà (Referendum).
L’avere vinto una gara d’appalto del servizio (se non erriamo con un unico partecipante) non implica avere ricevuto in appalto le funzioni del Consiglio Comunale.
Invitiamo il Consiglio Comunale, quale organo di rappresentanza della Cittadinanza, a non venir meno al proprio compito di governo del sistema dei Servizi Pubblici Locali (che danno pienezza  e moderna sostanza ai diritti di Cittadinanza), non delegarlo a imprecisati “Gruppi Dirigenti” dei medesimi servizi e manifestare apertamente la propria posizione su questi temi.
La proprietà pubblica non deve essere più timorosa di quella privata nell’esercitare i propri poteri sugli organi societari di amministrazione, i Cittadini hanno il diritto di pretenderlo.
Ci si consenta un ultima “impolitica” osservazione:  a costo di passare per nostalgici del garbo subalpino non possiamo non constatare la grave violazione delle regole del buon gusto determinata dalla semplice pubblicazione di quest’improvvido comunicato.

Ecco il testo in questione:
Il Gruppo Dirigente di GTT, con riferimento alle polemiche emerse in questi giorni sui quotidiani, ritiene di dover assumere una posizione netta ed inequivocabile, in un momento così decisivo per il futuro della nostra impresa e dei suoi 5.500 lavoratori.
Rivendichiamo alla politica un ruolo chiaro di orientamento strategico delle scelte aziendali.
Contestiamo, viceversa, ogni ruolo diretto di gestione, negativo sempre ma che oggi diventerebbe un intollerabile fattore di svantaggio competitivo.
Da oltre un anno la conduzione dell’azienda è affidata a valutazioni solamente manageriali che sono compito del gruppo dirigente. Ed è da oltre un anno che, superate le interferenze della politica, i dirigenti di GTT lavorano in squadra con un unico obiettivo: il futuro dell’azienda, in un contesto di forte competizione e di scarsità di risorse.
In un anno abbiamo vinto la gara per i servizi di trasporto a Torino e quella per i servizi extraurbani. Mai prima d’ora l’azienda aveva avuto, nel suo “portafoglio ordini”, contratti di durata decennale non acquisiti per affidamento diretto.
Mai prima d’ora avevamo gestito gare (come stazione appaltante) per decine di milioni di euro: gare pubbliche, trasparenti, gestite per la miglior tutela del danaro pubblico.
Mai prima d’ora, infine, era stato avviato un processo di ripensamento delle partecipazioni azionarie di GTT, finalizzato unicamente all’interesse dell’azienda e che ridurrà i “costi impropri” della politica.
Quanto infine agli emolumenti, la sfida di oggi, nel TPL, è la liberalizzazione: competere con successo sul mercato.
Si pensa davvero di poter sostenere la concorrenza delle imprese private, spesso multinazionali, lasciando a loro i manager migliori?
  Torino, 17 ottobre 2011                                                                                      Il Gruppo Dirigente di GTT