Emergenza sanitaria e sociale nella città di Torino
Ritirare le deleghe all’Assessora Schellino
Istituire una Commissione comunale di Indagine sulle RSA
Il Comitato torinese di Attac
esprime condivisione e sostegno alla Mozione presentata il 18 Maggio 2020 dalla consigliera comunale Deborah Montalbano avente per oggetto “ Ritiro deleghe per il Coordinamento delle politiche sociali, educative e di cittadinanza all’Assessora Schellino” http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=T-M202001137 ;
ritiene infatti inaccettabile il comportamento della Vice Sindaca nell’emergenza sanitaria che colpisce con particolare drammaticità il nostro territorio, e insopportabile la sua gestione burocratica delle situazioni denunciate nella Mozione e in particolare della tragica realtà delle RSA per la quale il Comitato torinese di Attac ha chiesto pubblicamente una commissione comunale di indagine (v. https://www.attactorino.org/index.php/le-campagne-di-attac/beni-comuni/652-il-consiglio-comunale-di-torino-istituisca-la-commissione-di-indagine-sulle-rsa-si-troveranno-10-consiglieri-per-avviare-la-procedura e https://www.attactorino.org/index.php/non-categorizzato/654-8-maggio-2020-ponzio-pilato-presiede-la-iv-commissione-del-consiglio-comunale-di-torino);
fa propria la denuncia di Domenico Quirico sulla Stampa di mercoledì 20 maggio 2020, pag. 11 per
Tra le reazioni al nostro Comunicato per l’Istituzione di una Commissione d’Indagine comunale sulle RSA, abbiamo ricevuto anche questa di Fabio Versaci, ex presidente del Consiglio comunale e attuale presidente della IV Commissione “Politiche sociali” del Comune di Torino:
Buongiorno, fare una commissione d'indagine nel consiglio comunale di Torino purtroppo ha poco senso perché il nostro regolamento all'articolo 73 dice:"Il consiglio comunale, nell'esercizio delle sue funzioni di controllo politico-amministrativi, può decidere lo svolgimento di indagini consiliari finalizzate all'accertamento di fatti e comportamenti, all'acquisizione di atti e provvedimenti degli organi del comune, dei responsabili degli uffici e servizi, dei rappresentanti del comune in altri enti."
La commissione non avrebbe alcun potere sui fatti accaduti nelle RSA, sarebbe opportuno che questa commissione sia istituita nel consiglio regionale del Piemonte
Centinaia di morti in straziante solitudine, centinaia di familiari angosciati e privati anche dell'estremo saluto, non scalfiscono l'algida indifferenza del presidente della IV Commissione del consiglio comunale di Torino. Gli è stato chiesto pubblicamente di indagare su come abbia potuto succedere, se non vi siano - come appare sempre più evidente - responsabilità politiche e amministrative gravi nella gestione delle RSA. Ha risposto burocraticamente che il Comune di Torino non c'entra e di rivolgerci a un altro sportello.
Ma non è così: il presidente della IV Commissione Politiche Sociali non può non sapere che
- Le residenze sanitarie assistenziali per ultra sessantacinquenni non autosufficienti rispondono ai bisogni sanitari e assistenziali e pertanto rientrano nella competenza
sociosanitaria condivisa dai Comuni e dai Consorzi socio assistenziali, nell'ambito della programmazione sanitaria e sociosanitaria regionale.
- Il PAI ovvero il progetto individuale di cura e di assistenza è definito dalla valutazione multidimensionale della UVG, Unità di Valutazione Geriatrica a cui partecipano le
professioni dei servizi sociali del Comune.
- Le tariffe di residenzialità sono integrate in tutto o in parte dal Comune se la persona ricoverata ha un reddito insufficiente.
- I malati privi di rete familiare sono posti sotto tutela del Sindaco o suo delegato, quindi il Comune concorre alla programmazione dei servizi e all'utilizzo degli stessi.
Il grassetto è nostro per favorire anche a lui la comprensione dei concetti esposti.
Non basta.
Ricordiamo all’ex Presidente del Consiglio comunale di Torino, che su di lui incombeva l’onere di verificare l’ attuazione della Mozione n. 34 approvata all’unanimità nella seduta del 2 luglio 2018 con la quale il Consiglio comunale impegnava la Sindaca Appendino e la sua Giunta ad assumere 4 specifiche iniziative verso la Regione Piemonte che, se attuate, avrebbero sicuramente ridotto se non addirittura scongiurato i contagi e le morti causate dal virus nelle RSA.
Presidente Versaci, perché ritiene che il dramma delle RSA non sia di competenza del Comune? Ignoranza delle regole? Sarebbe incompatibile con la sua funzione di presidente.
Onestà, trasparenza non sono più le bandiere del Movimento 5Stelle? Scaricabarile? Timore di toccare interessi forti che prosperano sulla privatizzazione delle RSA? Ma anche ragionando brutalmente in soldoni: i familiari dei morti nelle RSA stanno preparando il conto. Non le converrebbe stare dalla loro parte?
Siamo bloccati in casa ma non possiamo rassegnarci a subire l'uniforme e incontrastata propaganda dei media mainstream da tempo ridotti a tamburini dell'ideologia neoliberale.
Il rischio più grave con cui dobbiamo confrontarci è che dopo lo sbandieramento di promesse e pentimenti di circostanza, si riprenda con ancor maggior vigore la marcia per smantellare la Sanità Pubblica a favore della privatizzazione. Questo magari con il pretesto che “ce lo chiedono i mercati”!
Non fidiamoci di troppo rapide illuminazioni sulla via di Damasco.
Affrontiamo la questione con chi ha conoscenza ed esperienza
Discutiamone insieme con
Eleonora Artesio
Mercoledi 8 aprile alle ore 18
Sanità tra diritti costituzionali e mercato
incontro e dibattito telematico con particolare riferimento alle politiche sanitarie della Regione Piemonte sia dell’attuale sia delle precedenti amministrazioni
provando a dare risposta alle riflessioni che trovate qui
Per avere le istruzioni di collegamento al dibattito on line, si prega di scrivere a:
La “capienza” è limitata a 100 accessi per motivi tecnici; l'incontro sarà registrato.