20100905 PresidioMariaAdelaide

La Giunta regionale del  Piemonte, in piena emergenza COVID, ha preferito spendere

€ 1.350.000 per l’ospedale da campo alle OGR piuttosto che recuperare il Maria Adelaide. Ha fatto lo stesso la Giunta sorella della Lombardia per l’analogo ospedale da campo alla Fiera di Milano, ora oggetto di indagine giudiziaria.

La versione ufficiale è che il complesso ospedaliero del Maria Adelaide è troppo vecchio e malandato per poter essere recuperato e utilizzato.  Tant’è che l’anno scorso la Regione lo ha messo in vendita per fare cassa. Ma la gara è andata deserta: nessun compratore, nessuna offerta.

Di solito, in questi casi, si procede comunque nella vendita, ma alle condizioni dettate dai possibili compratori privati: ed ecco farsi avanti un gruppo sanitario privato, interessato – ora sì – allo sfruttamento immobiliare del  Maria Adelaide. Occorreva però una  modifica al Piano Regolatore che il Consiglio comunale stava per approvare nel luglio scorso: cancellare la destinazione d’uso ospedaliera del Maria Adelaide e sostituirla con una destinazione a generici servizi pubblici e privati.

La pronta mobilitazione – malgrado la perdurante emergenza Covid -  dei cittadini del quartiere, per impedire la privatizzazione del Maria Adelaide, ha indotto alcuni consiglieri comunali a proporre di cancellare quella modifica, e per fortuna tutto il Consiglio comunale del 20 luglio scorso l’ ha approvata.  

Ma non basta. Ora bisogna passare ai fatti concreti, 

Sostieni con la tua firma la richiesta di: 

-      confermare la destinazione d’uso sanitaria, contraddistinta dalla lettera “H”,  nelle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore della città di Torino,

-      utilizzare le ingenti risorse pubbliche nazionali ed europee destinate alla sanità, per restituire gli Ospedali Maria Adelaide, Valdese, Oftalmico ed  Einaudi alle loro funzioni di ospedali di territorio,

-      ripristinare la rete di servizi sanitari di base (poliambulatori, sale mediche distanti 150 metri al massimo dalle residenze) per la prevenzione e cura della nostra salute, in attuazione della Legge 883 del 23 dicembre 1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) basato su tre principi cardine: l'universalità, l'uguaglianza e l'equità.

 

La salute è un Bene Comune

Fuori il mercato dalla Sanità, Fuori la Sanità dal mercato  

Torino, settembre 2020