Attac Torino Attac Torino
  • Home
  • Stop TTIP!
  • Debito
  • TTF
  • Nuova Finanza
    • Riprendiamoci la Cassa!
      • Materiali per la campagna dal sito nazionale
      • Attivati! Come partecipare alla campagna
    • Notizie, articoli e documenti
    • Resoconti di riunione
  • UniversAttac
    • UniversAttac 2018
    • UniversAttac 2015
    • UniversAttac 2014
    • UniversAttac 2013
    • UniversAttac 2012
    • UniversAttac 2011
    • UniversAttac 2009-2010
    • UniversAttac 2019
  • Campagne
    • Piano Regolatore
      • Sul futuro dell'area ThyssenKrupp
      • Sul futuro della Cavallerizza
    • Europa
      • L'Europa che vogliamo
      • La critica di Attac al trattato di Lisbona
      • Contro la direttiva Bolkestein
    • Beni Comuni
      • Le aziende pubbliche torinesi
      • Beni Comuni
      • Campagna torinese per l'Acqua Pubblica
      • Campagna referendaria per l'Acqua Pubblica
      • ...Non solo Acqua
      • Che brutto clima!
      • Risoluzioni contro l'AGCS
    • Sulla finanziarizzazione
    • Tfr e fondi pensione
    • TAV
    • Archivio Tobin Tax
    • Intercomprensione
    • Torino Precaria
    • Miscellanea
  • Quaderni
  • 5x1000

Gli incontri di UniversAttac Torino nel 2011

UniversAttac 2011

Dettagli
UniversAttac 2011
16 Ottobre 2009

Di fronte alla crisi

Voci Fuori Dal Coro - anno 2011

L’analisi della crisi che stiamo attraversando è ancora demandata esclusivamente agli alfieri delle dottrine economiche che hanno una spaventosa responsabilità nelle sue origini e sviluppi devastanti. Solo la funzionalità alla difesa di enormi interessi finanziari di queste teorie ne spiega (ma non giustifica) l'incontrastato dominio su tutti i media, sia generali che specialistici. Questo monopolio nella formazione e nell'informazione è già incrinato in alcuni paesi, purtroppo non nel nostro. Da qui l'esigenza inderogabile di dare il nostro modesto contributo alla possibilità di sentire, anche quest'anno, delle “voci fuori dal coro”.

Il ciclo 2011 di UniversATTAC risponde innanzitutto alla necessità di fornire strumenti conoscitivi riguardanti la
gestione dei beni pubblici, sui quali è in gioco una partita strategica tra i privatizzatori e il movimento -di cui Attac fa parte -che sostiene la proprietà e gestione pubblica dei BENI COMUNI, con particolare riferimento alle implicazioni derivanti dall’imminente referendum per l’Acqua Bene Comune.

Si ricorda che tutti gli incontri sono ad ingresso libero

 

CALENDARIO DEGLI INCONTRI:

Martedì 22 Febbraio 2011 ore 20.30, presso Arci Caffè Basaglia via Mantova 34, Torino

Elinor OSTROM : un premio Nobel “anomalo”,

una studiosa dei Beni Comuni e delle forme di gestione collettiva
analizzate sul campo: dai sistemi di irrigazione nepalesi ai pascoli
africani, le società locali si sono date istituzioni e regole adeguate per
gestire le risorse naturali senza danni all’ecosistema

Prof. Dario CASALINI

Università di Torino – Facoltà di Economia

Scarica la locandina

Ascolta la registrazione del seminario:

 

 

 

Martedì 8 Marzo 2011 ore 20.30, presso Arci Caffè Basaglia via Mantova 34, Torino

Sulla privatizzazione dei beni comuni il coro era unanime: " l’UE lo vuole!". Non era e non è vero ma le puntuali e documentate smentite sono state ignorate da amministratori pubblici, politici, dirigenti "apicali" degli Enti Locali, finché Consiglio di Stato e Corte Costituzionale non li hanno costretti a tacere.

Il diritto dell'Unione Europea in rapporto ai beni comuni

Prof. Alessandra Algostino


Università di Torino, facoltà di Scienze Politiche

Scarica la locandina.

Ascolta la registrazione del seminario:

 

 

Martedì 22 marzo -ore 20,30 -via Mantova 34, Torino presso Arci Caffè Basaglia

Vogliono cedere ai privati il capitale azionario e la gestione dei Servizi Pubblici Locali perché vi apportino finanziamenti, competenze, efficienza.
I fatti dimostrano il contrario: cresce la contestazione in Italia, in Europa e nel mondo e porta gli Enti Locali a riprendere in mano la gestione dei loro Beni Comuni a partire dagli acquedotti.
Alle querule lamentazioni sulle restrizioni di bilancio che obbligherebbero i Comuni a vendere i gioielli di famiglia ai privati contrapponiamo i migliori criteri della buona amministrazione. Sostituendo alle spericolate acrobazie finanziarie le buone pratiche di raccolta e gestione del denaro dei cittadini

Prestito irredimibile : chi è costui?

Dott. Duccio Valori -ex Direttore Centrale IRI

Scarica la locandina

Leggi l'articolo "Il prestito irredimibile"

Ascolta la registrazione del seminario:

 

 

Martedì 05 Aprile -ore 20,30 -via Mantova 34, Torino presso Arci Caffè Basaglia

L’altro Referendum che ci vede profondamente coinvolti riguarda il nucleare. La crescita dei consumi energetici mondiali, già denunciata nel 1972 dal Club di Roma, appare oggi in tutta la sua drammaticità: 1,4 miliardi di cinesi, 1,2 di indiani e, a breve,1 miliardo di africani si avvicineranno alla grande mensa dell'energia; il pasto non sarà gratuito e, soprattutto, non ce ne sarà per tutti se tutti saranno voraci quanto lo siamo noi, cittadini tecnologici.

Quale ruolo potrà svolgere l'energia nucleare in questo scenario?

Quale aiuto o rinnovamento potrà dare al sistema energetico italiano?

Nucleare: soluzione del problema o problema senza soluzioni?

martedì 5 aprile - ore 20,30 - via Mantova 34, Torino

CRISI ENERGETICA E SCENARI POSSIBILI
C'E' POSTO PER IL NUCLEARE?


Emanuele Negro
Fisico – Consulente energetico

Scarica la locandina

Segui la presentazione [.pdf]

Ascolta la registrazione del seminario:

 

Motivazioni e metodo del progetto di UniversATTAC Torino 2011

Dettagli
UniversAttac 2011
16 Ottobre 2009

UniversAttac

di fronte alla crisi Voci fuori dal coro

Attac Torino riprende l'esperienza iniziata con il ciclo di lezioni 2009 – 2010 che aveva visto un’ elevata partecipazione a 12 lezioni miranti a fornire uno strumento di formazione e informazione critica riguardol'attuale crisi economica che riteniamo abbia le caratteristiche di una crisi sistemica. Quel successo ci ha incoraggiati nel proseguire l'esperienza con la speranza di renderla un appuntamento stabile anche nel futuro.

Gli argomenti sono nuovi nella loro specificità, ma perfettamente conseguenti rispetto a quelli trattati nel ciclo precedente.Totalmente identiche le motivazioni di fondo: l'analisi della crisi è ancora demandata esclusivamente agli alfieri delle dottrine economiche che hanno una spaventosa responsabilità nell'attuale crisi.

Solo la funzionalità alla difesa di enormi interessi finanziari di queste teorie ne spiega (ma non giustifica)l'incontrastato dominio su tutti i media, sia generali che specialistici.Questo monopolio nella formazione e nell'informazione è già incrinato in alcuni paesi, purtroppo non nel nostro. Da qui l'esigenza inderogabile di dare il nostro modesto contributo alla possibilità di sentire,anche quest'anno, delle “voci fuori dal coro”.

Il ciclo 2011 risponde innanzitutto alla necessità di fornire strumenti conoscitivi riguardanti la gestione dei beni pubblici, con particolare riferimento
alle implicazioni derivanti dall’imminente referendum perl’Acqua Bene Comune.

Inizia con una riflessione sul concetto di beni comuni e beni pubblici a partire dall'illustrazione del pensiero del premio Nobel Elinor Olstrom. I passi successivi riguardano: il diritto dell'UE in rapporto ai beni pubblici e le forme di gestione dei SIG (Servizi di Interesse Generale); le possibili forme di finanziamento degli investimenti infrastrutturali analizzate sia da un punto di vista dell'azienda pubblica(con la testimonianza di revisori dei conti di società con partecipazione pubbliche) sia attraversol'analisi di istituzioni come la Cassa Depositi e Prestiti e di proposte innovative in termini di finanzapubblica.La conclusione di questa parte comprende una comparazione critica tra le forme di investimento daparte della massa di risparmiatori (dal risparmio postale a quello c.d. gestito) e una riflessione sul ruoloanticiclico di un'impresa pubblica con particolare riguardo ai periodi di crisi.
Si tratta quindi di un percorso formativo integrato e autoconsistente coerente con gli interessi culturalie la tradizionale vocazione di Attac all'analisi critica dei processi di finanziarizzazione dell'economia.

Come già nell'anno precedente, le lezioni frontali saranno seguite da un breve dibattito per permettere aipartecipanti di chiedere chiarimenti ed avere un confronto attivo ai fine della propria formazione.

I materiali didattici di ogni lezione saranno disponibili sul sito www.attactorino.org insieme allaregistrazione audio della stessa.

Scarica il documento "Motivazioni e metodo di UniversAttac 2011"

Tutti gli incontri del 2011

UniversAttac 2009-2010

L’attuale crisi economica si caratterizza come una autentica "crisi di sistema" che non può essere compresa, affrontata e risolta con gli strumenti, teorici e pratici, che hanno già dimostrato i loro limiti in precedenti crisi totalmente congiunturali.

La dimensione sistemica della crisi comporterà importanti e durature conseguenze di carattere sociale; da qui si rileva l’esigenza della necessità di porre a disposizione dei cittadini, e non solo degli esperti di settore, i necessari strumenti per comprendere e valutare, sia la realtà economica in cui vivono sia le possibili proposte di intervento.

Attualmente l’analisi e le proposte, almeno quelle facilmente accessibili al grande pubblico, sono demandate alle stesse persone e alle stesse organizzazioni che hanno vantato, fino a ieri, le magnifiche sorti e progressive" dei meccanismi che hanno portato al tracollo.

Non è che non esistano voci critiche, basti pensare ai premi Nobel per l’Economia Stigliz e Krugman ( quest’ultimo significativamente premiato dopo lo scoppio della crisi!), Anche in Italia esistono autorevoli voci indipendenti; ma il grande pubblico non ha la possibilità di sentirle compiutamente.

Tutto ciò è un autentico vulnus della Democrazia.

Attac oltre ad essere un’associazione da molti anni impegnata nell’autoeducazione popolare è stata anche una delle (poche) voci che si sono levate contro l’assoluta deregolamentazione dei mercati finanziari. È naturale pertanto che ci si ponga il problema di offrire a Torino una "Università Popolare Tematica".

Le attività formative di Attac, svolte a vari livelli (europeo, nazionale e locale) sono imponenti: Université d’eté (Attac France); Sommerakademie (Attac Deutschland); Università d’Attac (Attac Italia), European Summer University (14 Attac europei), solo per citare le più importanati.

Si vuole portare a Torino un’iniziativa di tale livello, adattandola alla specifica realtà torinese. sia organizzativamente che integrandone i contenuti con riferimenti locali.

Le lezioni saranno raggruppate in filiere tematiche interdisciplinari autoconsistenti. Tale organizzazione è già stata verificata e valutata positivamente nelle analoghe iniziative di Attac.

I docenti sono tutte persone che hanno già partecipato ad iniziative culturali di Attac o hanno già avuto, in altre occasioni, contatti con Attac o con associazioni con cui Attac ha un rapporto di collaborazione. Ci si avvarrà inoltre dei rapporti con i comitati scientifici di Attac France e Attac Deutschland.

I moduli formativi saranno di tre tipi:

  • Lezioni frontali per illustrare problemi di ordine generale
  • Laboratori per analizzare casi concreti
  • Tavole rotonde per favorire il confronto e la riflessione critica.

Chi siamo

Siamo il comitato locale torinese di ATTAC ITALIA. Facciamo parte della rete internazionale di ATTAC.

Per saperne di più su di noi...

Leggi lo Statuto di Attac Torino APS

Sostienici

Aiutaci a portare avanti le nostre campagne, tesserandoti o devolvendo ad Attac Torino il 5 per 1000.

Scopri come sostenere Attac Torino

Seguici

Attac Torino sui social media:

  • Facebook
  • Twitter
  • YouTube

Contattaci

Attac Torino
Cell: 347.94.43.758
E-mail: attactorino@gmail.com
Bootstrap is a front-end framework of Twitter, Inc. Code licensed under MIT License. Font Awesome font licensed under SIL OFL 1.1.
Powered by T3 Framework