
Comitato Salviamo la Pellerina
Nuovo Ospedale Maria Vittoria: si farà ?
Gioco delle parti tra Regione Piemonte e Comune di Torino
Sono anni che la Regione parla del nuovo Ospedale Maria Vittoria, ma i fatti non si vedono.
Prima dà la colpa al Comune che non mette a disposizione l’area. Quando il comune offre i 59.842 m² dell’area giostre della Pellerina, scopre che non bastano per i parcheggi, i servizi tecnologici ecc
Poi incarica l’ASL di Torino di far progettare l’ospedale entro giugno 2024: solo allora si saprà se INAIL finanzierà il progetto.[1]
Sembra uno specchietto per le allodole per la prossima campagna elettorale regionale.
Il Comune di Torino si presta a questo gioco delle parti: finora considerava la Pellerina un habitat da proteggere e preservare, un ecosistema di fondamentale importanza per l’ambiente, il clima e la qualità della nostra vita grazie al suo ricchissimo patrimonio arboreo, a una flora estremamente specializzata e sensibile ai cambiamenti ambientali e alla presenza di molte specie di mammiferi, uccelli e anfibi.
Ora invece il Comune di Torino cancella quegli impegni, rinnega le promesse di non consumare più il suolo urbano, dilapida il patrimonio verde e lo consegna al cemento, sia pure sanitario.
I/le torinesi firmatari/e della Petizione che sarà discussa in Comune il prossimo giovedì 29 giugno, ritengono che i loro rappresentanti in Consiglio comunale stiano per compiere gravi errori dannosi per il futuro della nostra Città e propongono invece:
* l’inedificabilità assoluta del Parco della Pellerina,
* la bonifica dell’area Thyssen, dove insediare il nuovo Ospedale Maria Vittoria.
A 16 anni dal disastro del 6 dicembre 2007 il Comune di Torino si decida ad applicare la legge europea e nazionale: “chi inquina paga” in risarcimento anche morale di quella tragedia.
A questo fine migliaia di torinesi hanno firmato la proposta di delibera di iniziativa popolare della quale chiedono una sollecita discussione e votazione in Consiglio comunale.
Sì al un nuovo Ospedale Maria Vittoria nell’area Thyssen bonificata
No ai mercanti del suolo, del verde e della salute
Torino, 26 giugno 2023
[1] http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2023/2023_1100159.pdf
Comitato Salviamo la Pellerina
Alla Presidenza INAIL
Alla Presidenza del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza INAIL
Alla Segreteria tecnica del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza INAIL
Al Direttore Generale INAIL
Al Collegio dei Sindaci INAIL
Al Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo
e per conoscenza:
Al Ministro della Sanità
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino
Alla Procura della Corte dei Conti del Piemonte
Al Presidente, Giunta e Consiglio regionale del Piemonte
Ai Direttori generali di ASL Città di Torino e AOU Città della Scienza di Torino
Al Direttore regionale Sanità
Al Difensore civico Regione Piemonte
Al Sindaco, Giunta, Consiglio comunale di Torino
Oggetto: Esposto sul finanziamento INAIL di € 185.00.000 per acquisto area e costruzione del nuovo Ospedale Maria Vittoria nel Parco Mario Carrara, detto La Pellerina, nell’area Ovest di Torino
I sottoscritti cittadini di Torino, componenti del Comitato spontaneo Salviamo La Pellerina,
segnalano che
- il Consiglio regionale del Piemonte, con deliberazione n. 193-974 del 18 gennaio 2022 ha approvato la “Prima programmazione di indirizzo di carattere strategico generale di investimenti in edilizia sanitaria per la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri”, tra i quali è stata confermata la programmazione del nuovo presidio ospedaliero dell’ASL Città di Torino finanziato dall’INAIL per 185.000.000 di euro;
- con il Protocollo d’Intesa, approvato dalla Giunta Comunale di Torino il 30 marzo 2023, con deliberazione n. 159[1], la Regione Piemonte, ASL Città di Torino e la Città di Torino hanno definito la localizzazione di tale Ospedale in un’area di 59.842 metri quadri nel Parco Mario Carrara, detto La Pellerina, e stabilito che l’area in questione diventerà proprietà dell’INAIL che affida all’ASL Città di Torino la progettazione e l’appalto dell’Ospedale e ne finanzia la costruzione per un totale di € 185.000.000;
- il Protocollo d’intesa afferma che “Dall’ambito sopra individuato viene escluso l’utilizzo delle limitrofe aree a parco pubblico con effettiva presenza di verde ed interessate da una probabilità alluvionale elevata”
evidenziano
che l’area tra Corso Regina Margherita e Corso Potenza destinata all’insediamento del nuovo Ospedale Maria Vittoria – delimitata nella tavola qui sotto da linea nera e contrassegnata da lettera "H"- è considerata in senso geologico "a rischio medio" di alluvione, ed è adiacente alla porzione di Parco che dovrà necessariamente essere distrutta per ricavare le opere accessorie (parcheggi, vie d'accesso, ecc.) contrassegnata per "rischio elevato" di alluvione,[2]

come dimostra la seguente foto dell’alluvione 2006 in Corso Regina Margherita angolo Corso Potenza[3]

chiedono
di rinunciare a costruire qui il nuovo Ospedale Maria Vittoria.
Seguono le firme:
Angela Maria ROSOLEN, nata a Colle Umberto (TV) il 10/07/1937
residente a Torino, Lungo Dora Firenze 151B,
Roberta Barbara CONTRATTO, nata a Torino il 07/03/1972
residenza in Torino, Corso Lecce 110 Torino,
Giorgio ZIMBARO, nato a Torino 18/05/1959,
residente in Torino, C.so Unione Sovietica 256,
Marco ROLANDO, nato a Torino il 17 / 12/1969
residente a Settimo Torinese, piazza Giovanni Astengo n. 5,
Paolo GARELLO, nato a Torino il 21/12/61
residente a GIAVENO, Via Sergio De Vitis 26,
Daniela FABBRIS nata a Torino il 24/05/1955
residente a Torino Via Ormea 99,
[1] http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2023/2023_1100159.pdf
[2] http://osgis2.csi.it/direttiva_alluvioni/cartografia_direttivaalluvioni.html v. tavole 155NE, 155SE,156NW e 156SW
[3] http://www.nimbus.it/images/001014nordovest/dorareginamargherita.jpg

ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini
Comitato torinese –
L’intervista a La Stampa del 19 ottobre dell’Assessore Mazzoleni fa capire perché, a un anno dal suo insediamento, abbia proposto così poche delibere al Consiglio comunale ed abbia messo da parte la tardiva e inadeguata revisione del vecchio PRG avviata dalla precedente maggioranza 5Stelle.
Riteniamo condivisibili le ragioni dei “ritardi” : dallo stop all’eccesso di deroghe al vecchio Piano (circa 600 varianti) alla decisione non di aggiustare il vecchio ma di redigere un nuovo PRG.
Basta con le scartoffie accumulate in tutti questi anni per accontentare gli interessi speculativi mascherati malamente da giaculatorie pseudo ambientaliste o sociali dell’ex assessore betoniera.
La crisi economica e climatica, la crisi energetica incombente, impongono davvero soluzioni alternative alla struttura fisica della città ponendo fine al consumo di suolo, a partire dai grandi spazi industriali tuttora dismessi e dall’abbattimento degli indici edificatori per ridurre la congestione urbana, recuperare e risanare il verde naturale, riconvertire l’edificato fatiscente anche per far fronte all’emergenza abitativa e agli sfratti di cui Torino detiene purtroppo il primato.
Vogliamo sperare che quelle del nuovo responsabile dell’Urbanistica non siano parole al vento e, in tutta modestia, gli offriamo un’apertura di credito affinché – in un processo partecipativo, strumento principale per impedire (o almeno contrastare) il prevalere dei "soliti noti" e dei loro interessi speculativi - i torinesi riprendano finalmente in mano il futuro della loro città
Torino, 20 ottobre 2022

Regione e Comune : Maggioranze indecorose
Questo 31 maggio 2021 è stata la giornata del Maria Adelaide: il mattino audizione in IV Commissione Sanità della Regione e il pomeriggio interpellanza in Comune sul futuro del Maria Adelaide stesso.
In Regione, a causa o con la scusa del Covid, l’audizione si è svolta a porte chiuse, limitata a una sola persona, senza possibilità di collegamento a distanza con l’esterno!