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Sulla finanziarizzazione dell'economia

Presidio "No a Draghi e Lagarde: due facce della stessa medaglia", Torino - Mariangela Rosolen

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Sulla finanziarizzazione dell'economia
29 Novembre 2021

 

Intervento di Mariangela Rosolen (Comitato acqua pubblica Torino, Attac Torino) durante il presidio  "No a Draghi e Lagarde: due facce della stessa medaglia" , Lunedì 29 Novembre 2021 in piazza Castello, ore 16.30.

Lunedì 29 novembre 2021 è stata a Torino Christine Lagarde, presidente della BCE, succeduta nell’incarico all’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi: sono due facce della stessa medaglia, entrambi interpreti di quelle politiche neo liberiste che tanto male hanno prodotto per le popolazioni dell’intero pianeta.

“E’ necessaria una radicale strategia di riforme, che comprendano la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, attraverso privatizzazioni su larga scala”. Così scriveva Mario Draghi al governo italiano, insieme al presidente uscente della BCE Trichet, prima di assumere egli stesso l’incarico, nell’agosto del 2011.

Quelle imposizioni sono state prontamente applicate dai governi che si sono succeduti e le ritroviamo all’interno della manovra economica del governo Draghi, dalla piena conferma alla famigerata riforma Fornero, che porterà l’età pensionabile a 70 anni, al “ddl concorrenza”, che imporrà ai Comuni la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Quelle risorse che fino a ieri si dicevano inesistenti sono ora “miracolosamente” apparse, ma serviranno per foraggiare ancora le imprese a fondo perduto e senza condizioni, mentre rimarranno solo briciole per la salute, il lavoro, l’istruzione, la lotta contro la povertà e le diseguaglianze.

Intanto l’Europa, in piena pandemia, si rifiuta di prendere in considerazione la sospensione dei brevetti sui vaccini, malgrado le sollecitazioni giunte dallo stesso parlamento europeo; a fronte delle migrazioni prodotte da questo sistema iniquo, prosegue nell’idea della “fortezza Europa”, con il suo corollario di morte e di sofferenza, dal Mediterraneo alle frontiere fra Polonia e Bielorussia, fra Italia e Francia. Mentre prosegue il bla bla bla sul cambiamento climatico.

Di fronte a tutto ciò, le forze sociali, sindacali, politiche che vi si oppongono devono fare sentire la loro voce. Diciamo no all’Europa delle banche e del profitto sulla pelle delle persone! Diciamo si all’Europa del lavoro e della solidarietà!

Lunedì 29 novembre partecipiamo al PRESIDIO di protesta che si terrà a partire dalle 16,30 in piazza Castello

 

Promosso da Prc-Se, Sinistra Anticapitalista, CUB, PCI, Comitato Acqua Pubblica Torino, Fai.

Finanza pubblica, per il futuro che vogliamo

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Sulla finanziarizzazione dell'economia
27 Aprile 2020

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10/03/2020 - Virus: emergenza sanità e mercato

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Sulla finanziarizzazione dell'economia
10 Marzo 2020

 

Intervenire con un documento nello svolgersi di vicende difficili per tutti, drammatiche e dolorose per molti, come l’attuale epidemia, potrebbe sembrare gravemente inopportuno.

Sicuramente lo sarebbe se lo scopo fosse quello di trarne profitto politico, individuando un cireneo cui scaricare il fardello della colpa (non dimentichiamo che Cirene era, ed è, una città del Nordafrica !).

Crediamo invece sia giusto e opportuno farlo se lo scopo è di riflettere su scelte che la realtà odierna si è incaricata di dimostrare errate. Scelte che derivano da impostazioni ideologiche e sbagliate.

Quello che potrebbe essere il più grave rischio sanitario attuale è il limite del numero dei letti ospedalieri, in particolare quelli delle terapie d’urgenza.

Questo numero deriva anche dalla scelta di “efficientare” il servizio sanitario, riducendo il numero dei posti-letto per aumentarne la percentuale di utilizzazione , considerando uno spreco (rectius: mancanza di efficienza) la percentuale di inutilizzazione (pur tenuto conto di una piccola percentuale necessaria per assorbire picchi di “domanda”).

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