22 settembre ore 21 : Esproprio e Bonifica Area ThyssenKrupp
Link per seguire l'incontro via Zoom: https://us02web.zoom.us/j/ 85811296894?pwd= R2ZvcG1nQWsrc2dNYnlKZS94dXRJUT 09
Segnaliamo all’Assessore alla Sanità e a* consiglier* comunali alcune incongruenze contenute nella deliberazione della Giunta Comunale n. 2023/18332 “REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE NELL'AMBITO DEL PROGETTO DI RECUPERO DEL COMPLESSO OSPEDALIERO ''EX ASTANTERIA MUNICIPALE MARTINI'' IN VIA CUNEO 32 - VIA CIGNA 74”
La deliberazione afferma che l’ASL Città di Torino chiede di costruire ulteriori 322 mq SLP al di sopra della ex centrale termica, destinati ad ospitare “una Centrale Operativa Territoriale (COT), v. pag. 1, ultima frase. La stessa delibera, a pag. 2 , 4ª frase, afferma invece che “L’intervento proposto nasce per soddisfare esigenze funzionali, dettate dalla necessità di spazio per ospitare n. 3 Centri Operativi Territoriali (COT)…” e ribadisce alla 7ª frase successiva che :” Il nuovo piano…ospiterà tre COT …” e precisa nella 10ª frase che “Il nuovo piano (è) riservato alle attività delle COT, divise in 3 unità…” che però, nella parte deliberativa, ritornano ad essere: … un nuovo volume … con SLP pari a 322 mq. destinato ad ospitare una Centrale Operativa Territoriale (COT) …
Una COT o Tre ? E che cosa dovrebbero coordinare e collegare? 2 Case + 2 Ospedali di Comunità del tutto inesistenti, se non sulla carta?
Assemblea permanente Riapriamo il Maria Adelaide
Largo Maurizio Vitale 113, 10152 Torino
Chiuso da anni con decisione improvvida della giunta regionale Cota, al solo scopo di risparmiare sulla sanità e fare cassa, il Maria Adelaide era stato valutato da una perizia asseverata del 2018 in 10.346.665,72 euro.
Ma chi comprava doveva vedersela col Piano Regolatore di Torino che destina a servizi sanitari l'intera area di 13.220 mq, confermati a "destinazione sanitaria pubblica" dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 20 luglio 2020, Allegato 2, pag. 36, punto 3.2.2.5.
Nessun privato ha ritenuto interessante questa prospettiva e vari tentativi di vendita sono andati a vuoto. La Regione ha allora ripiegato su un progetto immobiliare di partenariato pubblico-privato per residenze studentesche in vista delle Universiadi 2025 nel quale l’ Ente pubblico EDISU fungeva da foglia di fico delle multinazionali private già attive anche a Torino sul mercato degli alloggi a 500 – 700 euro al mese/posto letto per studenti ricchi di famiglia.
Fallito anche quel progetto, e dopo altri tentativi di vendita a prezzi sempre più bassi, la Regione ha ora trovato un acquirente – una società immobiliare - per 6 milioni di euro. Ma prima di firmare il contratto ha pensato bene di chiedere il consenso del Demanio per un tale enorme ribasso.
E' di questi giorni anche la votazione di un Ordine del Giorno della Circoscrizione 7 rivolto alla Regione con l'auspicio che almeno 1000 mq del complesso Maria Adelaide siano destinati a Casa della Comunità, e cioè al nuovo modello di Poliambulatorio finanziato con i fondi europei del PNRR.
Ancora una conferma che tre anni di pandemia non hanno scalfito l'approccio ideologico della politica del governo regionale: per fare cassa lorsignori svendono i beni pubblici, regalano occasioni di speculazione immobiliare, senza curarsi dei bisogni di salute e di assistenza dei numerosi anziani, famiglie a basso reddito, persone singole ai limiti della povertà che vivono in Aurora e Vanchiglia.
Agli abitanti della nostra Circoscrizione servono servizi sanitari e sociali che quei signori non vogliono erogare
Regione Piemonte, Comune di Torino
La nostra gente ha bisogno di servizi sanitari di prossimità
RIAPRITE IL MARIA ADELAIDE
Torino, 3 luglio 2023
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