…per chi l’ha visto e per chi non c’era, e per chi quel giorno lì inseguiva un’altra chimera…

I FATTI 

(tutto quello che avreste voluto sapere su il referendum e l’IdV e non avete mai osato chiedere)

19 novembre 2009 : il Governo mette la fiducia e approva, fra l’indignazione generale, l’art. 15.

 

22 novembre 2009 : Antonio Di Pietro sui mass media annuncia il referendum.

 

Giorni seguenti :Angelo Bonelli della Federazione dei Verdi e Rosario Trefiletti della Federconsumatori annunciano il referendum sui mass media.

 

Dicembre 2009 : il Forum italiano dei movimenti per l’acqua incontra le diverse realtà che hanno annunciato l’intenzione di procedere a referendum, proponendo loro un incontro comune tra tutti i soggetti potenzialmente interessati per l’11 gennaio 2010. Sì da Federazione dei Verdi e da Federconsumatori. L’Italia dei Valori –nelle persone di Leoluca Orlando e Domenico Scilipoti- nicchia e ritarda l’incontro.

 

19 dicembre 2009 : L’Italia dei Valori deposita il quesito sull’acqua. I movimenti ne sono informati dalle agenzie di stampa.

 

22 dicembre 2009 : dopo telefonate ripetute e senza via di scampo, l’Italia dei Valori incontra il Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Leoluca Orlando dice che il deposito del quesito era solo un atto politico di chiusura del lavoro di opposizione parlamentare portata avanti nel mese di novembre contro l’art. 15 e che in nessun caso l’IdV intende fare fughe in avanti o mettere il cappello sull’iniziativa dei movimenti. Dice che parteciperanno senz’altro all’incontro dell’11 gennaio.

 

9 gennaio 2010 : riunione a Napoli del Coordinamento nazionale del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Si decide che la strada referendaria è praticabile ad alcune condizioni : tre quesiti per aprire la strada alla ripubblicizzazione dell’acqua; distinzione fra comitato promotore (reti associative) e comitato di sostegno (partiti) e inizio raccolta firme dopo le elezioni regionali

 

11 gennaio 2010 : prima riunione del  costituendo Comitato Promotore del referendum. Per l’Italia dei Valori partecipa Leoluca Orlando. Ribadisce che il quesito depositato verrà “congelato” e rispetto alle tre proposte del Forum italiano dei movimenti per l’acqua si pronuncia favorevolmente. Il tutto viene riportato nel report della riunione e mai smentito.

 

26 gennaio 2010 : seconda riunione del costituendo Comitato Promotore del referendum. Per l’IdV partecipano Leoluca Orlando e Domenico Scilipoti, che ribadiscono il consenso all’impianto complessivo del percorso referendario. Il tutto viene riportato nel report della riunione e mai smentito.

 

30 gennaio 2010 : riunione a Roma del Coordinamento nazionale del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Si conferma il percorso intrapreso.

 

Inizio febbraio 2010 : circolano voci sulle intenzioni dell’IdV di procedere autonomamente.

 

5 febbraio 2010 : in occasione del Congresso nazionale dell’Italia dei Valori, il responsabile Ambiente del partito, Paolo Brutti, prende contatti informali con il Forum italiano dei movimenti per l’acqua  (Corrado Oddi, Vittorio Lovera, Paolo Carsetti e Marco Bersani) per dire che rispetto al referendum c’è un problema, legato al fatto che l’IdV vuole stare a pieno titolo nel Comitato promotore. Dice anche che chi ha partecipato alle riunioni – Leoluca Orlando - ha negato di aver dato il consenso alle proposte del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Da quel momento l’Italia dei Valori non partecipa più alle riunioni del Comitato promotore, in attesa di un incontro chiarificatore.

 

Febbraio 2010 : si attivano tutti i contatti possibili (Scilipoti, Orlando, De Magistris) perché si arrivi all’incontro con l’Italia dei Valori, ovvero in buona sostanza con Antonio Di Pietro, visto che tutti gli interlocutori sinora avuti dichiarano espressamente che la decisione è solo nelle sue mani.

 

Nel frattempo, il processo referendario prosegue costruendo introno ai tre quesiti referendari proposti dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua la più grande coalizione sociale degli ultimi anni. Tale allargamento costante si rende possibile, proprio a condizione del fatto che sia rispettata la distinzione tra soggetti proponenti (realtà associative) e soggetti sostenitori (partiti).

 

L’incontro inizialmente ipotizzato per il 25 febbraio, viene poi fissato per il 4 marzo e spostato dall’IdV al 12 marzo.

 

12 marzo 2010 : una delegazione di 35 persone del Comitato promotore incontra l’Italia dei Valori, nelle persone di Luigi De Magistris, Paolo Brutti e Antonio Di Pietro. L’incontro, che verrà da tutte e tutti ricordato per l’esibizione di arroganza da parte di Antonio Di Pietro, si conclude con un nulla di fatto. Di Pietro apre il suo intervento dicendo che i tre quesiti del Forum vanno bene ma che è loro intenzione procedere separatamente poiché non accettano la distinzione fra reti associative e forze politiche proposta dal Comitato promotore. Annuncia un pacchetto di referendum, rispetto ai quali l’IdV procederà per conto proprio. In finale di riunione, Luigi De Magistris e Paolo Brutti –Di Pietro era già in altre faccende affaccendato- chiedono alcuni giorni di tempo per rifletterci sopra e propongono di rivedersi per l’inizio della settimana successiva.

 

12 marzo 2010 : la riunione del Comitato promotore designa Marco Bersani, Paolo Carsetti e Paolo Beni come delegazione per il successivo incontro.

 

17 marzo 2010 : Paolo Brutti telefona a Marco Bersani dicendo che, per motivi legati agli impegni di campagna elettorale, non sarà possibile organizzare l’incontro previsto, ma che l’Italia dei Valori ha deciso di astenersi dal procedere nella presentazione di un quesito autonomo. Dice che va bene che il Comitato promotore proceda al deposito dei tre quesiti e propone di rivedersi a campagna iniziata per stabilire forme e modi della collaborazione reciproca.

 

18 marzo 2010 : poiché una riunione collettiva non può essere sostituita da una telefonata individuale, Paolo Carsetti, Paolo Beni e Corrado Oddi fanno una telefonata in viva voce a Paolo Brutti, che ribadisce le cose precedentemente dette. Viene rinnovato l’invito allo stesso per un incontro e per una conseguente dichiarazione scritta.

 

19-28 marzo 2010 : tutto tace sommerso dalle elezioni.

 

29 marzo 2010 : Antonio Di Pietro a “Porta a porta” annuncia intenzione di depositare quesiti referendari entro metà aprile e di iniziare la raccolta di firme il 1 maggio.

 

31 marzo 2010 : il Comitato promotore deposita i tre quesiti referendari, lancia la campagna con conferenza stampa, stabilisce l’avvio della campagna raccolta firme  per il 24 aprile e chiede incontro formale all’IdV.

 

Inizio aprile 2010 : proseguono tutti i contatti possibili con Leoluca Orlando (irreperibile), Luigi De Magistris  e Paolo Brutti per tentare di scongiurare l’iniziativa autonoma dell’IdV.

Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua attua una incisiva email-bombing su tutti i parlamentari e gli eurodeputati dell’IdV. Nessuna risposta alla richiesta di incontro.

 

7 aprile 2010 : Escono prese di posizione di Luigi De Magistris e di Sonia Alfano affinché si arrivi ad un accordo unitario. Dentro i comitati territoriali si registra l’imbarazzo degli attivisti dell’IdV che, totalmente all’oscuro delle decisioni maturate ai vertici del partito, non capiscono perché l’IdV voglia procedere in questo modo.

 

7 aprile 2010 : Di Pietro scrive al Forum italiano dei movimenti per l’acqua, annunciando il deposito del suo quesito  e producendosi in una serie logica di passaggi del tipo : vado da solo perché non mi avete voluto, anzi, vado da solo perché non sono d’accordo con voi, anzi vado da solo perché i vostri quesiti sono giuridicamente sbagliati, ma comunque sono con voi (che non mi volete, che scrivete quesiti che non condivido, che scrivete quesiti giuridicamente sbagliati) e raccoglierò le firme anche per voi. Saremo noi e voi separati ma insieme, quanto ad incontrarvi non ho nessuna intenzione di farlo (?!?)

 

… questi, ad oggi, i fatti… il resto è favola…