ospedale

 

 

Per conoscere alcune importanti decisioni del Comune di Torino si è costretti ad aspettare che Sindaco e Giunta le comunichino a La Stampa, ignorando il Consiglio comunale e le sue commissioni.

In questi giorni veniamo così a sapere che sono in cantiere alcuni grossi investimenti in Città. Mentre i consiglieri interpellano qui e là su lampioni spenti, incroci pericolosi, piste ciclabili e così via, La Stampa ci informa che l’INAIL investirà 185 milioni di euro in un “Nuovo Ospedale Maria Vittoria alla Pellerina” e non in una più efficace prevenzione degli infortuni sul lavoro che pongono Torino al 4° posto in Italia per numero di infortuni con il 9% delle vittime.

Che Torino abbia un drammatico bisogno di posti letto ospedalieri, di medici e   infermieri, lo dicono tutti, e a voce spudoratamente più alta proprio quelli, di ogni risma politica, che negli ultimi decenni hanno eliminato migliaia di posti letto chiudendo Ospedali come l’Astanteria Martini, il Valdese, il Maria Adelaide.

Ma con la costruzione di un nuovo Ospedale alla Pellerina, il vecchio Maria Vittoria, in una zona semi-centrale di Torino, rischia di diventare, al pari del Maria Adelaide, un succulento bocconcino immobiliare come lo è stata l’area del Lingotto acquistata dalla Regione per il Parco della Salute accollandosi 20 milioni di costi di bonifica, e per il quale il Presidente Cirio pietisce ora altri finanziamenti dal Governo nazionale.

Finalmente, due consigliere comunali fanno sapere via social che non sono tanto d’accordo. Comincino a metterlo agli atti del Consiglio Comunale con i numerosi strumenti di cui dispongono.

Non dovrebbe essere d’accordo nemmeno l’Assessore all’Urbanistica, se non erano parole vuote quelle rilasciate a La Stampa nell’intervista del 19 ottobre scorso, sul nuovo Piano Regolatore, lo stop al consumo di suolo, la cura dell’ambiente, ecc. ecc. 

Le sue parole sarebbero convincenti se avviasse subito – in assoluta trasparenza - le procedure necessarie  per la cessione gratuita alla Città del complesso Thyssen di oltre 140.000 mq, originariamente di proprietà pubblica, a parziale risarcimento dei danni ambientali e umani che la proprietà privata di quell’area ha provocato, al fine di avviare il suo recupero – di valore anche simbolico - a Ospedale finanziato da Fondi per la sicurezza sul lavoro dell’INAIL - Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro che ammontano a 40 miliardi di euro.

Torino, 27 ottobre 2022  

 

Utili INAIL

INAIL - Relazione annuale 2021: dopo la pandemia l’impegno dell’Istituto per una ripresa nel rispetto della tutela della salute e sicurezza sul lavoro

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-relazione-annuale-inail-2021.html

…….

Le riserve tecniche sono pari a circa 34 miliardi e 829 milioni di euro, coperte per il 99% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.

 

Relazione annuale 2021 del Presidente INAIL alla Camera dei Deputati, 25 luglio 2022

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/rapporti-e-relazioni-inail/relazione-annuale-anno-2021.html, pag. 8

…..

“Si hanno riserve tecniche di circa 34 miliardi e 829 milioni; le riserve sono “coperte” per il 99% da liquidità (versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione).”

Registrazione - https://webtv.camera.it/evento/21157

 

INAIL Bilancio consuntivo 2021

https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-bilancio-consuntivo-2021.pdf pagg. 164-165

……

La situazione amministrativa dell'Istituto, in relazione ai fatti di gestione sopra analizzati, presenta, alla fine del 2021, un avanzo di amministrazione di € 40.460.704.576.

 

Consiglio di indirizzo

https://www.inail.it/cs/internet/docs/delibera-civ-n-10-3-settembre-2021-parere_6443166306631.pdf

Il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dello stesso INAIL si lascia andare a questo commento: 

https://mysuperabile.inail.it/cs/superabile/interventi-inail/20210906-nf-consuntivo-inail.html:

“…. Le riserve in Tesoreria sfiorano i 40 miliardi di euro e il paradosso è che tutto questo utile nei fatti si rivela 'inutile' per garantire maggiori tutele ai lavoratori infortunati e affetti da malattia professionale, alle loro famiglie e per sostenere le imprese nelle azioni di prevenzione attraverso un rafforzamento delle attività di ricerca, formazione e informazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro". "C'è da chiedersi se l'Inail - conclude il Presidente Luciano - sia un ente chiamato a svolgere i compiti che la legge gli attribuisce oppure venga considerato una cassaforte per custodire liquidità. Emerge sempre più prepotentemente l'ancora irrisolta questione di un riconoscimento di una maggiore autonomia della Governance dell'Istituto che le Parti Sociali devono definire con Governo e Parlamento. Continuerò ad insistere su tale istanza perché sono convinto che lo scioglimento di questo nodo possa incidere positivamente sulla riduzione delle morti sul lavoro".


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