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Sicurezza è stare a casa il Primo Maggio?

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Notizie
01 Maggio 2023

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ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini

Educazione popolare rivolta all’azione

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 347 9443758 – www.attactorino.org

 logoh2o

Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua  - Comitato Acqua Pubblica Torino

 https://www.acquabenecomunetorino.org  - Cell. 388 8597492 -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Oggi in piazza San Carlo, punto d’arrivo del corteo del Primo Maggio, le forze dell’ordine hanno cercato di impedire il posizionamento dei tavolini di raccolta firme della Campagna Riprendiamoci il Comune: www.riprendiamociilcomune.it.

Un’ordinanza, non hanno saputo dire se del Comune o del Questore, li vietava per ragioni di sicurezza. Non era mai successo a nostra memoria, una cosa simile e ci chiediamo quale malinteso concetto di sicurezza abbia partorito un ordine del genere, che priva i cittadini di un diritto in nome di chissà quale minaccia.

Se da un lato siamo contenti che finalmente questa volta il corteo si sia svolto senza cariche violente sui manifestanti, non possiamo però tacere sulla vicenda che ci ha coinvolti. Può sembrare una cosa minore, in fondo non siamo stati cacciati dalla piazza: potevamo raccogliere le firme in piedi (e magari anche su un piede solo e con un vaso in equilibrio sulla testa).

Da diversi anni è in atto una deriva repressiva portata avanti in nome della sicurezza. Di chi? Da cosa? E’ meglio che ce ne occupiamo prima che qualcuno decida che per il nostro bene è meglio stare a casa il Primo Maggio.

Torino, 1° maggio 2023

28 marzo 2023 - Presentazione del libro "La rivoluzione della cura" a La libreria del Golem

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Notizie
01 Aprile 2023

la rivoluzione della cura con marco bersani e alessandra algostino

 

Mercoledì 28 marzo 2023 ore 18 a La libreria del Golem, Via Gioacchino Rossini, 21/c, Torino,

con Marco Bersani e la prof.ssa Alessandra Algostino (ordinaria di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Torino)

Come in un tempo sospeso, in questi ultimi quindici anni siamo passati da una crisi finanziaria a una crisi climatica, da una pandemia a una guerra, senza soluzione di continuità. Ciascuna di queste crisi viene raccontata come priva di contesto, come episodio a sé stante, senza antecedenti né causalità. Sembra di vivere dentro un eterno presente fatto di emergenze a cui rispondere, con l’angosciante sensazione che quella attuale non sarà l’ultima e che sembra essersi innescato un circolo vizioso, senza via d’uscita.


È giunto il momento di guardare la luna oltre il dito e ricostruire una chiave di lettura delle crisi multiple del capitalismo: se lette come insieme concatenato rivelano che la sua ferocia è dovuta alla propria intrinseca debolezza. Occorre superare il modello antropologico di riferimento dell’individuo razionale e autonomo sul quale si sono basate le riflessioni sulla società del contrattualismo di Locke, Hobbes e Rousseau per approdare a un nuovo modello che, partendo dalla relazionalità della cura, faccia emergere le diversità e un nuovo assetto della democrazia basato sull’inclusione.


Dopo decenni di indiscutibile ideologia del profitto, il paradigma della cura può diventare l’elemento di convergenza di tutte le culture ed esperienze altre: perché rappresenta ciò di cui c’è assoluto bisogno in un momento storico in cui è a rischio l’esistenza della vita umana sulla Terra e perché intorno a quel paradigma è possibile costruire una diversa società, che sia ecosocialista e femminista invece che capitalista e patriarcale; equa, inclusiva e solidale invece che predatoria, escludente e disuguale.

Introduzione di Mariangela Rosolen

 

Presentazione di Marco Bersani

 

Intervento della prof.ssa Alessandra Algostino

 

Dibattito

 

Bozza di dossier in discussione nella riunione in presenza di lunedì 30 Gennaio 2023 ore 21 al Gabrio

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Notizie
27 Gennaio 2023

DossierDerivati

Bozza di dossier in discussione nella riunione in presenza di lunedì 30 Gennaio 2023 ore 21 al Gabrio - via Millio 42 - Torino.

Per eventuale collegamento a distanza iscriversi qui: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Interpellanza del Cittadino su Euribor e Debito

Dettagli
Notizie
19 Novembre 2022

 

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LoghiInterpellanza

INTERPELLANZA DEL CITTADINO

OGGETTO: Bilancio di previsione 2023 del Comune di Torino: Il Comune non può iscrivere a debito gli oneri di finanza derivata perché il tasso Euribor nel periodo 29/09/2005 – 30/05/2009 era illegittimo e i contratti “derivati” sono nulli.

Il sottoscritto …. nato a ….     il  …. iscritto/a nelle liste elettorali del Comune di Torino   codice fiscale: ….recapito telefonico: …. e-mail: ….

dichiara

di non ricoprire cariche elettive né cariche in organi esecutivi di livello nazionale, regionale e locale

di non aver presentato altre interpellanze nel corrente anno        

 

PREMESSO CHE

Il 4 dicembre 2013 la Commissione Europea aveva multato le maggiori banche europee di 1,46 miliardi di euro[1] per aver manipolato il parametro Euribor su cui erano basati i contratti derivati e i mutui a tasso variabile stipulati nel periodo 29/09/2005 – 30/05/2009. 

Il 7 dicembre 2016 ha messo a disposizione la relativa documentazione per adire le vie legali e recuperare milioni di euro estorti[2], da parte di: Chiunque, persona o impresa, danneggiato da pratiche anticoncorrenziali come quelle descritte nel presente caso, può rivolgersi ai Tribunali degli Stati Membri per chiedere il risarcimento dei danni e interessi. La giurisprudenza della Corte e il Regolamento (CE) n. 1/2003 del Consiglio, confermano che, nelle questioni sottoposte al sistema giudiziario nazionale, una decisione della Commissione costituisce prova vincolante dell’esistenza e del carattere illecito delle pratiche in questione.  Anche se la Commissione ha comminato sanzioni alle imprese coinvolte, i danni e interessi possono essere riconosciuti senza che il loro ammontare venga ridotto per effetto delle multe inflitte dalla Commissione.

 

Nel 2020 la Corte di Cassazione italiana ha dichiarato nulli i contratti sui derivati del Comune di Cattolica, che dovevano essere approvati dal Consiglio comunale e non solo dalla Giunta[3].

Quella sentenza è stata ora confermata dall’Alta Corte di Giustizia di Londra che con la pronuncia del 14 ottobre 2022 ha dichiarato nulli i contratti sui derivati stipulati dal Comune di Venezia con Banca Sanpaolo, Crediop e Dexia, condannandole a restituire anche gli importi versati relativi agli anni passati[4].

Ricordato che

la questione dei contratti derivati del Comune di Torino è stata ripetutamente discussa dal Consiglio comunale senza approdare ad alcun atto concreto, se non una futura relazione di esperti indipendenti – proposta dall’allora Assessore Rolando nella seduta del 6 luglio 2020 in risposta ad un’Interpellanza dell’allora consigliera Artesio[5] -   “ che potrà essere utilizzata come base per eventuali affidamenti di incarichi legali o per l’avvio di trattative sui casi approcciabili e verrà messa a disposizione con le necessarie misure di riservatezza che la materia richiede” [6] .

Lo stesso Assessore ammetteva in quella circostanza che i contratti derivati erano stati approvati dalla Giunta MA NON dal Consiglio comunale di Torino

Evidenziato che

Anche il Tribunale Commerciale dell’Alta Corte di Giustizia di Londra ribadisce la nullità di ogni contratto derivato stipulato in Italia che non sia stato singolarmente approvato dal voto del Consiglio Comunale, e non solo dalla Giunta, prospettando anche il rimborso delle somme versate

La Nota Integrativa al bilancio 2022 del Comune di Torino offre informazioni sui contratti derivati approvati dalla Giunta e NON dal Consiglio comunale, e ammette che essi pesano per quasi 16 milioni di euro all’anno sul bilancio della Città e costerebbero quasi 100 milioni di penale in caso di estinzione anticipata[7], ma non precisa se essi comprendono anche quelli eventualmente stipulati sui mutui.

ai sensi dell'art. 11 bis del Regolamento Comunale, n. 297

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. Se la Nota Integrativa suddetta comprende tutti gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Comune di Torino,
  2. Se la Commissione Indipendente di valutazione, prospettata dall’ex Assessore al Bilancio, sia mai stata istituita ed abbia prodotto risultati,
  3. Se e come l’attuale maggioranza intenda agire per recuperare dalle banche i tassi EURIBOR giudicati illegittimi dalla Commissione Europea e gli oneri di finanza derivata giudicati nulli dalla Corte di Cassazione e dall’Alta Corte di Londra.

Torino, 16 novembre 2022   

                                                                                

FIRMA

Autenticata dall’Ufficio ricevente il 16 novembre 2022

 

[1] https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_13_1208

[2] https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_16_4304

[3] v. Sentenza Corte di Cassazione n. 8770 Anno 2020

[4] https://www.bailii.org/ew/cases/EWHC/Comm/2022/2586.html

[5] https://servizi.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=T-I202001144

[6] https://servizi.comune.torino.it/consiglio/prg/web/verbali/interventi.php?cod=14692,3,0,1181,i

[7] http://www.comune.torino.it/bilancio/pdf/2022/DEL_198_2022%20-%20Allegato%20N%C2%B0%202%20-%20DEL-198-2022-All_2-DEL-198-2022-All_2-DEL-198-2022-All_2-NOTA_INTEGRATIVA_EMENDATA.pdf , pagg. 28-29

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