Attac Torino Attac Torino
  • Home
  • Stop TTIP!
  • Debito
  • TTF
  • Nuova Finanza
    • Riprendiamoci la Cassa!
      • Materiali per la campagna dal sito nazionale
      • Attivati! Come partecipare alla campagna
    • Notizie, articoli e documenti
    • Resoconti di riunione
  • UniversAttac
    • UniversAttac 2018
    • UniversAttac 2015
    • UniversAttac 2014
    • UniversAttac 2013
    • UniversAttac 2012
    • UniversAttac 2011
    • UniversAttac 2009-2010
    • UniversAttac 2019
  • Campagne
    • Piano Regolatore
      • Sul futuro dell'area ThyssenKrupp
      • Sul futuro della Cavallerizza
    • Europa
      • L'Europa che vogliamo
      • La critica di Attac al trattato di Lisbona
      • Contro la direttiva Bolkestein
    • Beni Comuni
      • Le aziende pubbliche torinesi
      • Beni Comuni
      • Campagna torinese per l'Acqua Pubblica
      • Campagna referendaria per l'Acqua Pubblica
      • ...Non solo Acqua
      • Che brutto clima!
      • Risoluzioni contro l'AGCS
    • Sulla finanziarizzazione
    • Tfr e fondi pensione
    • TAV
    • Archivio Tobin Tax
    • Intercomprensione
    • Torino Precaria
    • Miscellanea
  • Quaderni
  • 5x1000

29/03/2020 Riaprite gli ospedali, non create i lazzaretti

Dettagli
Beni Comuni
29 Marzo 2020

atta manif

 

ANSA - TORINO, 28 MAR - Trasformare le Ogr, a Torino, in presidio sanitario per far fronte al Coronavirus. E' il progetto che, secondo quanto appreso, sta maturando nella sanità regionale. A interessarsi all'iniziativa sono l'Unità di Crisi e la Protezione civile. I primi accertamenti sono già cominciati.
    L'ex complesso delle Ogr-officine grandi riparazioni è stato riconvertito, alcuni anni fa, in polo culturale. Uno spazio considerato particolarmente interessante, secondo le prime notizie, è la cosiddetta "Sala grande Fucine", che si presta a ospitare centinaia di posti letto. (ANSA).

Non è meglio rimettere in sesto gli ospedali di Torino chiusi in questi ultimi anni: almeno il Valdese  e il Maria Adelaide?

Torino, 29 marzo 2020

PS - Se siete d'accordo, inviate questa mail a Presidente, Giunta, e Consiglio regionale del Piemonte: 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le fondazioni bancarie e il silenzio dei chierici

Dettagli
Beni Comuni
06 Gennaio 2020

TorinoNonSiVende 580x435

Dubitiamo che i nostri amministratori locali, dediti alla comunicazione via social, abbiamo letto il giudizio impietoso su di loro pubblicato dal prof. Toti Musumeci sulla Stampa del 31 dicembre scorso: : “…imbrigliati da redini che li tengono stretti ... con pochi margini di manovra…  e marginale capacità di intervento … prevalentemente privi di visione organizzata, ove è discrezionale”. E ignorino quindi l’alternativa da lui proposta : le Fondazioni bancarie sostituiscano i partiti, anch’essi istituzioni di natura privata che svolgono una funzione pubblica, e assumano  un ruolo concorrente se non addirittura suppletivo nei confronti delle istituzioni pubbliche: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e … in prospettiva anche del Governo nazionale, perché no?

Rispetto alle istituzioni elettive “… le Fondazioni possono avere un ruolo sempre più politico … perché godono di rilevanti vantaggi:  dalla sostanziale stabilità degli organi alla significativa capacità di intervento, dalla missione di dedicarsi solo ad attività sociali e culturali alla autonomia e indipendenza rispetto ai soggetti che ne hanno designato gli organi di indirizzo e di gestione (sic!)  che possano individuare le modalità di intervento migliori per contribuire a uno sviluppo equilibrato, sostenibile, solidale e giusto… del proprio territorio

Di fronte all’innegabile squallore della politica attuale,  il nostro professore di Management – ex deputato del Centro Cristiano Democratico -   ritiene necessario “nuovamente creare la nostra società”. E propone di affidare alle Fondazioni bancarie  il ruolo di “… nuova classe dirigente che con competenza e professionalità (sì, anche nella politica ci vuole professionalità e non solo improvvisazione) sappia indirizzare il Paese lungo percorsi che abbiano attenzione al territorio e rispetto per l'interesse generale dei cittadini.”

È evidente la consonanza con il collega accademico U. Mattei, influente consulente della maggioranza pentastellata al Comune di Torino,  tanto da convincerla di essere così limitata,  imbrigliata, marginale, priva di visione …” al punto di approvare la deliberazione n. 01609/070 del 2 dicembre 2019 che conferisce  alle Fondazioni il Governo dei Beni Comuni Urbani della Città.

Teorie che trovano spazio e dignità di pubblicazione su mezzi d’informazione che vanno da Volere la Luna a La Stampa al Fatto Quotidiano, nel silenzio dei chierici.

Torino, 7 gennaio 2020

In ricordo dell'arch. Raffaele Radicioni

Dettagli
Beni Comuni
18 Ottobre 2017

E' mancato l'arch.Raffaele Radicioni, assessore all'urbanistica a Torino con la Giunta Novelli.

Era il simbolo di una visione alternativa dello sviluppo della città, non basata sulla speculazione e su quella rendita fondiaria i cui effetti sono oggi sotto gli occhi di tutti.
Ricorderemo con rimpianto il contributo che ha dato negli anni ai movimenti che si battono per la tutela dei beni comuni.

Comitato Acqua Pubblica Torino
Comitato Attac Torino

 

Altri articoli …

  1. La Madia te li porta via! Difendi i beni comuni!
  2. Riunione 24/02/2015: Dal basso, veder l'erba dalla parte delle radici
  3. Manifestazione in difesa dei Beni Comuni, Roma 17 Maggio
Pagina 9 di 11
  • Inizio
  • Prec
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • Avanti
  • Fine

Chi siamo

Siamo il comitato locale torinese di ATTAC ITALIA. Facciamo parte della rete internazionale di ATTAC.

Per saperne di più su di noi...

Leggi lo Statuto di Attac Torino APS

Sostienici

Aiutaci a portare avanti le nostre campagne, tesserandoti o devolvendo ad Attac Torino il 5 per 1000.

Scopri come sostenere Attac Torino

Seguici

Attac Torino sui social media:

  • Facebook
  • Twitter
  • YouTube

Contattaci

Attac Torino
Cell: 347.94.43.758
E-mail: attactorino@gmail.com
Bootstrap is a front-end framework of Twitter, Inc. Code licensed under MIT License. Font Awesome font licensed under SIL OFL 1.1.
Powered by T3 Framework