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L'Ospedale Maria Adelaide per la Sanità Pubblica oggi, non per le Universiadi del 2025

Dettagli
Beni Comuni
13 Dicembre 2020

ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini

educazione popolare rivolta all’azione

 

 20201205 mariaadelaide

Foto dal presidio davanti al Maria Adelaide del 5 dicembre 2020: Manituana Torino

 

La Regione riapra l’Ospedale Maria Adelaide

 

Col pretesto che l’edificio sarebbe insicuro, la Regione lo terrà chiuso per i prossimi  5 anni, ma tornerà agibile come residenza per gli atleti delle Universiadi del 2025, e poi come “studentato”:  v. questo articolo . 

Così ha ripetuto il 10 dicembre scorso il “manager” delle Molinette (proprietarie del Maria Adelaide) in audizione presso la 3^ Commissione della Circoscrizione 7. 

Evidentemente ignorava che il 20 luglio scorso il Consiglio comunale di Torino  aveva approvato all’unanimità la destinazione d’uso del Maria Adelaide a presidio sanitario ospedaliero pubblico, sbarrando la strada a speculazioni immobiliari e finanziarie, per rispondere invece al bisogno di salute degli abitanti di Aurora, Rossini e Vanchiglia.  

Da quando è scoppiata la pestilenza, la Regione si è rifiutata di fare la sua parte. Sorda alle richieste dei cittadini, ha sempre negato irresponsabilmente  il recupero di quella struttura sanitaria di territorio per la prevenzione e cura della salute di tutt*.

Non aver dato retta alle previsioni scientifiche di una ripresa della pandemia in autunno, e non aver riaperto le strutture sanitarie pubbliche esistenti, ha così permesso all’assessore regionale Icardi  di distribuire milioni di euro alla sanità privata (ospedali, laboratori, case di riposo, e persino alberghi) per ricoverare i malati che gli ospedali pubblici non potevano più ricevere (dopo aver destinato alla degenza persino le sale conferenze e le cappelle interne), e per smaltire le liste di attesa per visite ed esami.

 

La Sindaca Appendino, che, con l’assessore regionale Ricca, aveva firmato il pacchetto Universiadi comprendente il Maria Adelaide,  si è poi ravveduta, visto che il 20 luglio scorso ha votato anche lei – con l’intero Consiglio Comunale di Torino -  la Revisione del Piano Regolatore che destina il Maria Adelaide a uso sanitario pubblico.  Una destinazione incompatibile con il lucro sulla sanità e con qualsiasi “studentato” tanto più che  nella sola Circoscrizione 7 di Torino  ne sono previsti altri 4,  per migliaia di stanze, anche di lusso, come se gli studenti fuori sede fossero tutti di famiglia benestante.

La Regione Piemonte, come la Lombardia, rappresenta la punta avanzata delle politiche di privatizzazione della sanità. Basta! Gli ingenti finanziamenti pubblici in arrivo– nazionali ed europei – vanno destinati alla sanità pubblica  per produrre salute per tutti, non profitto per pochi.

Torino, dicembre 2020

ATTAC Comitato torinese – www.attactorino.org -  cell. 347 9443758 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

20201205 mariaadelaide2

Foto dal presidio davanti al Maria Adelaide del 5 dicembre 2020: Manituana Torino

21 Novembre - lancio del Manifesto della Società della Cura

Dettagli
Beni Comuni
19 Novembre 2020
evento 21nov2020 torino
 
*ore 11 - 13 Presidio in Piazza Castello fronte palazzo Regione.
Il presidio avverrà tenendo conto di tutte le precauzioni (mascherine e distanza)
*ore 17 - 19 Assemblea on line per discutere e confrontarci sul manifesto.
(Scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ottenere il link per il collegamento)

Vogliamo una società che metta al centro la vita e la sua dignità, che  sappia di essere interdipendente con la natura, che costruisca sul valore d'uso le sue produzioni, sul mutualismo i suoi scambi, sull'uguaglianza le sue relazioni, sulla partecipazione le sue decisioni.

1. Conversione ecologica della società
2. Lavoro, reddito e welfare nella società della cura
3. Riappropriazione sociale dei beni comuni e dei servizi pubblici
4. Centralità dei territori e della democrazia di prossimità
5. Pace, cooperazione, accoglienza e solidarietà
6. Scienza e tecnologia al servizio della vita e non della guerra
7. Finanza al servizio della vita e dei diritti

Leggi il manifesto qui:  https://societadellacura.blogspot.com/2020/10/manifesto-uscire-dalla-economia-del.html
 
Adesioni torinesi:
 
Aderenti/partecipanti torinesi:
Arci Torino
ARI associazione rurale italiana  
Associazione per la Decrescita  
Attac Torino
Casa Comune
Casa Umanista
Centro Studi Sereno Regis
Cerchio degli uomini
Circolo Maurice - Torino
Confederazione Cobas Torino
Comitato Acqua Pubblica Torino
Controsservatorio Valsusa  
Cub piemonte
Fornelli in lotta
Gruppo Abele
Lentil as Anything a Torino
Lvia
Mag4
Medicina Democratica  
Maschile Plurale
Movimento NOTAV Torino e provincia
Movimento per la Decrescita Felice  
Partito della rifondazione comunista
Partito umanista
Pressenza
Priorità alla scuola Piemonte   
Un ponte per  
 
più adesioni singole

Luglio 2020: Onestà e trasparenza per il Maria Adelaide

Dettagli
Beni Comuni
29 Luglio 2020

 maria adelaide

La Giunta regionale del  Piemonte, in piena emergenza COVID, ha preferito spendere 1.500.000 di euro per l’ospedale da campo alle OGR piuttosto che rimettere all’onor del mondo  il Maria Adelaide. Ha fatto lo stesso la sorella giunta della Lombardia per l’analogo ospedale  da campo nell’area della Fiera, ora oggetto di indagine giudiziaria.

La versione ufficiale è che il complesso ospedaliero del Maria Adelaide è troppo vecchio e malandato per poter essere recuperato e utilizzato.  Tant’è che l’anno scorso la Regione lo ha messo in vendita per 10.300.000 di euro. Ma la gara è andata deserta: nessun compratore, nessuna offerta.

Nel frattempo:

   * Il Comune accetta passivamente la decisione di distruggere un presidio sanitario essenziale per la prevenzione e cura della salute degli abitanti dei popolosi quartieri Dora e Rossini e nella attuale revisione del Piano regolatore della città cancella la destinazione d’uso ospedaliera per il Maria Adelaide e la sostituisce con generici servizi pubblici e privati,

   * Ecco allora che si fa avanti un gruppo sanitario privato, interessato – ora sì – alle nuove possibilità di sfruttamento del  Maria Adelaide, e inizia una trattativa di cui però non si sa nulla.

NO, non  si amministrano così i beni comuni

NON È COSÌ che si attua la Costituzione che assicura a tutti/e il diritto alla salute

 

La cittadinanza torinese deve sapere

Noi, quivis de populo (gente qualunque) come ci ha definito il Consiglio di Stato,

CHIEDIAMO

alla Sindaca di Torino, Chiara Appendino

all’Assessore all’Urbanistica del Comune di Torino, A. Iaria

al Presidente della Regione Piemonte, A. Cirio

all’assessore alla sanità della Regione Piemonte, S. Icardi

al direttore dell’Ufficio Patrimonio della Regione Piemonte dott. A. Stiari

di  RESTITUIRE  il  MARIA ADELAIDE

 alle sue funzioni di ospedale di territorio, erogatore di servizi sanitari di prevenzione e cura della nostra salute, in attuazione della Legge 883 del 23 dicembre 1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) basato su tre principi cardine: l'universalità, l'uguaglianza e l'equità.

 

Foto dal banchetto di raccolta firme del 5 Settembre per la riapertura dell'ospedale Maria Adelaide:

https://photos.app.goo.gl/4DbtqRXoJ7SdeV44A 

 

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