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30/10/2019 Assemblea pubblica sul regolamento dei Beni Comuni

Dettagli
Sul futuro della Cavallerizza
28 Ottobre 2019

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COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

 Il presidio indetto dal Coordinamento Beni Comuni Torino di sabato 19 ottobre scorso davanti al Comune di Torino, si è trasformato in un'assemblea durante la quale molti interventi hanno espresso radicali critiche alla bozza di nuovo Regolamento dei beni comuni che la Giunta vorrebbe far approvare in questi giorni. È stato chiesto inoltre che la proposta di regolamento venisse ritirata e di aprire un ampio percorso di discussione e confronto su di esso.
(vedi video parziale https://www.facebook.com/cavallerizzairreale/videos/477105666350347/),

Ora l’Assessore Giusta propone un incontro con il Coordinamento, per mercoledì prossimo 30 ottobre.

Il Coordinamento ha richiesto che l'incontro si svolga IN FORMA PUBBLICA, dandone notizia e invitando tutta la Cittadinanza,e con la preventiva pubblicizzazione dei contenuti oggetto della discussione. L’Assessore si è impegnato a darne notizia ufficiale e a inviare “una formulazione avanzata del regolamento approvato in Giunta così come già previsto a seguito degli emendamenti che saranno da me proposti”. 

La Cittadinanza è quindi invitata a partecipare all’

ASSEMBLEA PUBBLICA

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE - ORE 19

SALA BOBBIO, VIA CORTE D'APPELLO 16 - TORINO

 

Il Coordinamento Beni Comuni Torino s’impegna a condividere la documentazione che l’Assessore Giunta farà pervenire.

Visti i tempi stretti di convocazione di questa assemblea, riteniamo sia cosa corretta limitarci all’ascolto delle enunciazioni dell’Assessore, in attesa di convocare un’assemblea cittadina - nei primi giorni di novembre, consentendo così una più ampia partecipazione - per gli opportuni approfondimenti al fine di avviare il percorso di discussione e confronto richiesto.

 

Coordinamento Beni Comuni Torino

28/10/2019 Sul futuro di Cavallerizza

Dettagli
Sul futuro della Cavallerizza
28 Ottobre 2019

Chi l'ha visto? Lettera aperta alla Sindaca Appendino


Chi ha visto il progetto culturale unitario sulla Cavallerizza Reale di Torino? E' inimmaginabile che la Giunta Appendino non ne abbia elaborato uno, proponendolo come base per la stesura del PUR (Progetto Unitario di Riqualificazione), lo strumento urbanistico realizzato dall'Arch. Magnaghi.
La nostra risposta è: nessuno l'ha ancora visto. (Clicca qui per continuare)

 

Regolamento della Città di Torino per la gestione dei Beni Comuni: foglia di fico per nascondere la vergogna della privatizzazione

Dettagli
Sul futuro della Cavallerizza
03 Ottobre 2019

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LA CAVALLERIZZA DEVE DIVENTARE UN BENE COMUNE

 

Non è questo lo scopo della delibera che il Consiglio di Amministrazione  del Gruppo Città di Torino (ex Giunta comunale) intende far approvare al più preso dall’assemblea dei soci(ex consiglio comunale).

Riesumando una vecchia proposta scaturita anni fa dagli allora occupanti della Cavallerizza, e di una équipe di giuristi dell'Università degli Studi di Torino (v. pag.2),  la delibera spaccia per Beni Comuni soltanto i beni immobili della città, escludendo  aria, acqua, ambiente, clima, conoscenza, salute, per coprire il mercimonio  del  complesso storico-architettonico della Cavallerizza: 47.000 mq nel pieno centro della città in stato di avanzato degrado e occupato in parte, nel corso degli ultimi anni, dai soggetti più vari  (v. art 29 del Regolamento).

Dopo anni di disinteresse e di silenzio, la fretta improvvisa si spiega solo con il recente accordo stipulato dall’Amministrazione torinese  con la Cassa Depositi e Prestiti alla quale  Torino cede grandi complessi immobiliari della città, compresa Cavallerizza, ex MOI, e Superga.

La delibera è la foglia di fico con cui questa maggioranza 5Stelle  attua il progetto della precedente maggioranza PD e tenta di coprire la vergogna dello smantellamento del patrimonio immobiliare pubblico.

Spargendo fumo a piene mani, la delibera si dilunga nella descrizione di procedure e organismi di finta partecipazione, organizzata, decisa e pilotata dal Comune, un coacervo che la rende inattuabile o inutile:

-  inattuabile perché la sua gestione concreta richiederebbe molto personale, strutture e risorse economiche pari a un mini-assessorato. In tempi di chiusura di sportelli dell’Anagrafe per carenza di personale è tutto dire…

-  inutile perché alla fine, qualora un parere espresso dai cittadini fosse davvero raccolto dagli uffici, esso sarebbe solo consultivo e non vincolante… Tanto rumore per nulla!

Ci chiediamo come i dirigenti comunali abbiamo potuto dare parere favorevole a questa delibera (Divisione Patrimonio, Divisione Decentramento, Progetto AXTO beni comuni e periferie), senza disporre delle risorse necessarie per poterla attuare … a meno di dare già per scontato di lavarsene le mani scaricando il tutto sulle Fondazioni,  previste all’art. 17, anticamera della privatizzazione del patrimonio pubblico.

Anticipiamo fin d’ora la richiesta di audizione in Commissione per sottoporre ai “portavoce dei cittadini”  questi e altri quesiti specifici nel merito del nuovo Regolamento per la gestione dei Beni Comuni della Città di Torino.

Perché non riteniamo accettabile che, ancora una volta, i Beni Comuni vengano ridotti a  un luogo comune per dare una patina di dignità culturale, sociale e politica all’operazione di privatizzazione del patrimonio cittadino,  per spargere a piene mani fumo negli occhi della cittadinanza ignara,  che il movimento di base che si sta formando cercherà di dissipare affinché la Cavallerizza diventi davvero un Bene Comune.

 

ogni volta che si usano a sproposito le parole Beni Comuni . . .  muore un panda”

 

Torino, 1 ottobre 2019

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