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28/10/2019 Sul futuro di Cavallerizza

Dettagli
Sul futuro della Cavallerizza
28 Ottobre 2019

Chi l'ha visto? Lettera aperta alla Sindaca Appendino


Chi ha visto il progetto culturale unitario sulla Cavallerizza Reale di Torino? E' inimmaginabile che la Giunta Appendino non ne abbia elaborato uno, proponendolo come base per la stesura del PUR (Progetto Unitario di Riqualificazione), lo strumento urbanistico realizzato dall'Arch. Magnaghi.
La nostra risposta è: nessuno l'ha ancora visto. (Clicca qui per continuare)

 

Regolamento della Città di Torino per la gestione dei Beni Comuni: foglia di fico per nascondere la vergogna della privatizzazione

Dettagli
Sul futuro della Cavallerizza
03 Ottobre 2019

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LA CAVALLERIZZA DEVE DIVENTARE UN BENE COMUNE

 

Non è questo lo scopo della delibera che il Consiglio di Amministrazione  del Gruppo Città di Torino (ex Giunta comunale) intende far approvare al più preso dall’assemblea dei soci(ex consiglio comunale).

Riesumando una vecchia proposta scaturita anni fa dagli allora occupanti della Cavallerizza, e di una équipe di giuristi dell'Università degli Studi di Torino (v. pag.2),  la delibera spaccia per Beni Comuni soltanto i beni immobili della città, escludendo  aria, acqua, ambiente, clima, conoscenza, salute, per coprire il mercimonio  del  complesso storico-architettonico della Cavallerizza: 47.000 mq nel pieno centro della città in stato di avanzato degrado e occupato in parte, nel corso degli ultimi anni, dai soggetti più vari  (v. art 29 del Regolamento).

Dopo anni di disinteresse e di silenzio, la fretta improvvisa si spiega solo con il recente accordo stipulato dall’Amministrazione torinese  con la Cassa Depositi e Prestiti alla quale  Torino cede grandi complessi immobiliari della città, compresa Cavallerizza, ex MOI, e Superga.

La delibera è la foglia di fico con cui questa maggioranza 5Stelle  attua il progetto della precedente maggioranza PD e tenta di coprire la vergogna dello smantellamento del patrimonio immobiliare pubblico.

Spargendo fumo a piene mani, la delibera si dilunga nella descrizione di procedure e organismi di finta partecipazione, organizzata, decisa e pilotata dal Comune, un coacervo che la rende inattuabile o inutile:

-  inattuabile perché la sua gestione concreta richiederebbe molto personale, strutture e risorse economiche pari a un mini-assessorato. In tempi di chiusura di sportelli dell’Anagrafe per carenza di personale è tutto dire…

-  inutile perché alla fine, qualora un parere espresso dai cittadini fosse davvero raccolto dagli uffici, esso sarebbe solo consultivo e non vincolante… Tanto rumore per nulla!

Ci chiediamo come i dirigenti comunali abbiamo potuto dare parere favorevole a questa delibera (Divisione Patrimonio, Divisione Decentramento, Progetto AXTO beni comuni e periferie), senza disporre delle risorse necessarie per poterla attuare … a meno di dare già per scontato di lavarsene le mani scaricando il tutto sulle Fondazioni,  previste all’art. 17, anticamera della privatizzazione del patrimonio pubblico.

Anticipiamo fin d’ora la richiesta di audizione in Commissione per sottoporre ai “portavoce dei cittadini”  questi e altri quesiti specifici nel merito del nuovo Regolamento per la gestione dei Beni Comuni della Città di Torino.

Perché non riteniamo accettabile che, ancora una volta, i Beni Comuni vengano ridotti a  un luogo comune per dare una patina di dignità culturale, sociale e politica all’operazione di privatizzazione del patrimonio cittadino,  per spargere a piene mani fumo negli occhi della cittadinanza ignara,  che il movimento di base che si sta formando cercherà di dissipare affinché la Cavallerizza diventi davvero un Bene Comune.

 

ogni volta che si usano a sproposito le parole Beni Comuni . . .  muore un panda”

 

Torino, 1 ottobre 2019

Bonifica e trasformazione dell’area ThyssenKrupp a  17 anni dal disastro del 6 dicembre 2007 ancora nulla di fatto

Dettagli
Area ThyssenKrupp
20 Novembre 2024

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ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini

Educazione popolare rivolta all’azione

 

Delusione totale dalla VI Commissione Ambiente del Comune riunita il 30 settembre scorso per un “Aggiornamento sulla situazione urbanistica ed ambientale dell'area Thyssen” 

Assente come al solito l’assessora all’Ambiente C. Foglietta. I suoi tecnici hanno fatto capire che di vera bonifica del sito Thyssen non si parla proprio. Com’era prevedibile la parte inquinata sarà isolata da una cappa di cemento coperto da uno strato di terra: il verde su soletta.

Anche l’assessore all’Urbanistica Mazzoleni si è tenuto nel vago: gli uffici stanno lavorando alla Variante che dovrebbe trasformare gran parte di quell’area in Parco Urbano Pubblico ma non ha fornito alcun dato riguardo alle dimensioni dell’area da trasformare, i tempi dell’iter di approvazione della delibera e della necessaria bonifica.

Di quel complesso siderurgico rimangono le strutture abbandonate, l’inquinamento del suolo da idrocarburi e della falda idrica da cromo esavalente, tossico e cancerogeno.

Siamo ben consapevoli della complessità dei problemi da risolvere ma a 17 anni dal rogo della ThyssenKrupp ci aspettavamo qualcosa di più del nulla emerso nella Commissione del 30 settembre scorso

Per la salute degli abitanti, per il ripristino del suolo naturale dagli idrocarburi inquinanti, per la salvaguardia della falda idrica dal cromo esavalente cancerogeno, nell’anniversario della tragedia della ThyssenKrupp valutiamo la situazione e le iniziative per scuotere l’apatia del Comune:

martedì  3 dicembre ore 18,30

nella sala della Parrocchia Beato Pier Giorgio Frassati

via Pietro Cossa 280 – Torino

Abbiamo invitato

Chiara FOGLIETTA, Assessora all’Ambiente,  Paolo MAZZOLENI, Assessore all’Urbanistica e Amalia SANTIANGELI, Presidente della VI Commissione comunale Ambiente,

Sono invitati anche i consiglieri/e comunali componenti la VI Commissione Ambiente del Comune di Torino e delle Circoscrizioni cittadine 4 e 5.

Torino, 20 Novembre 2024

Registrazione video dell'incontro:

 

 

 

 Attac, Comitato di Torino - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.attactorino.org

Bonifica e trasformazione dell’area ex ThyssenKrupp

Dettagli
Area ThyssenKrupp
13 Settembre 2024

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ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini

Educazione popolare rivolta all’azione

 

Risposta deludente dell’Assessore Mazzoleni alla nostra Interpellanza del cittadino discussa in Consiglio comunale lunedì 9 settembre 2024, v: https://youtu.be/ZeEXdRNQSD0

Chiedevamo di sapere finalmente se l’area Thyssen verrà bonificata nel vero senso della parola, e cioè liberata completamente dai metalli pesanti e idrocarburi nocivi alla salute umana e all’ambiente e dal cromo esavalente tossico e cancerogeno che avvelena anche la falda idrica. Se verranno quindi ripristinate le condizioni naturali del suolo per “trasformare una rilevante e maggioritaria porzione di esso nel PARCO PUBBLICO URBANO”  previsto dalla deliberazione n. 134 approvata dal Consiglio comunale il 18 marzo scorso.

Finora noi sappiamo – e deploriamo -  che il Piano MISO  di Messa in sicurezza Operativa sempre rinviato e che dovrebbe partire questo mese si settembre, si limiterà a  isolare il sito inquinato con una bella cappa di cemento sulla quale sarà buttato uno strato di terreno per far vivere il cosiddetto “verde su soletta” che non ha alcuna funzione sul microclima, nessun beneficio sull’ambiente e la biodiversità. Sarebbe questo il Parco Urbano Pubblico promesso dalla delibera del marzo scorso?

Quel che sta succedendo lì accanto, nell’area Bonafous, ci fa pensare al peggio. Le notizie di stampa di questi giorni ci dicono che nell’area Bonafous “tra la fine del 2025 e l’inizio 2026 saranno pronte le costruzioni previste dalla nuova proprietà Re Rebaudengo: la sede dell’azienda, uno studentato e altro . Ma il suolo Bonafous è stato bonificato? O semplicemente sepolto in una bara di cemento sulla quale verranno costruite le nuove opere?

Noi temiamo che ciò avvenga anche nell’area ThyssenKrupp nella quale le concentrazioni di cromo esavalente tossico e cancerogeno si mantengono ancora molto al di sopra dei valori limite Per ammissione della stessa proprietà AST a giugno 2023 la concentrazione di cromo esavalente risultava ancora di 440 microgrammi/litro rispetto ai limiti di legge di 5 microgrammi/litro.

 

Avremmo voluto sentirci dire che finalmente – a 17 anni dal disastro della Thyssen -  il Comune di Torino inizia un percorso certo di bonifica totale e di restituzione di quel bene alla città, senza escludere la possibilità dell’esproprio previsto dal DPR 327/2001 - Testo Unico sulle Espropriazioni per Pubblica Utilità e dall’art 838 del codice civile che "si applica se il deperimento dei beni ha per effetto di nuocere gravemente al decoro delle città o alle ragioni dell'arte, della storia o della sanità pubblica.”

Nulla di tutto ciò, solo l’annuncio che se ne parlerà diffusamente nella riunione congiunta delle commissioni consiliari Urbanistica e Ambiente convocata per il 30 settembre p.v. alle ore 11,30 in Sala Orologio del Palazzo comunale.  La riunione è aperta al pubblico e invitiamo fin d’ora i cittadini/e a partecipare di persona oppure collegandosi al seguente indirizzo:  http://www.comune.torino.it/multimedia/commissioni/ cliccando poi su Sala Orologio.

Torino, 12 settembre 2024

 

 

 Attac, Comitato di Torino - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.attactorino.org

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