31 ottobre 2020 - ore 10: Presidio davanti all'ospedale Maria Adelaide organizzato dai sindacati pensionati CGIL CISL UIL e altri
Ci sono novità per il Maria Adelaide?
Ci chiedono gli abitanti di Aurora Rossini Vanchiglietta.
Ecco un aggiornamento da quando ci siamo incontrati in pubblico a raccogliere firme per la riapertura del Maria Adelaide:
La Circoscrizione 7
ha approvato un documento a sostegno della riapertura dell’Ospedale,
Il Consiglio comunale
balbetta sull’emergenza sanitaria, come nella riunione di lunedì 26 ottobre scorso
La Sindaca
sta trattando con la Regione nella Conferenza di Copianificazione la Revisione del Piano Regolatore, dove si decide anche della sorte dei quattro ospedali che vogliamo riaprire : Maria Adelaide, Valdese, Oftalmico e Einaudi di Largo Cigna. Trattative segrete, o tra pochi intimi, benché la Legge regionale 56/77 garantisca la partecipazione dei cittadini attivi,
La Regione
continua imperterrita a privatizzare il Servizio Sanitario Nazionale
- a quest’ora avrebbe potuto riaprire il Maria Adelaide, ma usa il nostro denaro per pagare cliniche e alberghi privati, Rsa vuote come quella di via Benevento, per liberare posti letto negli ospedali pubblici di nuovo strapieni per l’aggravarsi della pandemia da Covid-19,
- Non assume medici e infermieri e lascia a casa quelli che a suo tempo aveva assunto con contratto precario di 6 mesi per smaltire le liste d’attesa per visite ed esami arretrati. C’è chi si è visto prenotare un’ecografia per metà dicembre all’Ospedale di Venaria.
- I cittadini si sentono abbandonati. Chi può, si rivolge al privato pagando l’assistenza sanitaria a cui abbiamo diritto: ma chi non può pagare?
Oggi, condividiamo ovviamente la richiesta che al Maria Adelaide
sia aperto un centro per effettuare Tamponi rapidi Covid 19.
Ma non deve ridursi a un intervento temporaneo, di emergenza. Sia un anticipo
di riapertura dell’Ambulatorio che operava in via Catania, per restituire agli abitanti
di Borgo Aurora Rossini e Vanchiglietta il servizio prelievi, analisi, medicazioni e altre prestazioni sanitarie di prevenzione e cura della salute, di cui sono privi da anni.
In questo periodo di estrema difficoltà a riunirsi e far sentire la propria voce,
la Circoscrizione 7 organizzi almeno un’assemblea pubblica a distanza sul futuro del Maria Adelaide con la partecipazione dell’ASL Città di Torino, della Città della Salute (ex Molinette - a cui il Maria Adelaide appartiene)
e con l’assessore regionale alla Sanità.
La pandemia fa comodo a chi vuol decidere da solo e non rendere conto delle proprie scelte. Non permettiamo che il distanziamento sociale impedisca la partecipazione, la trasparenza, la democrazia. Torino, 31 ottobre 2020