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Malati cronici non autosufficienti: non è vita finché c’è Speranza

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20 Settembre 2022
 
ATTAC Torino condivide e sostiene il tenace impegno della Fondazione Promozione Sociale a fianco dei malati cronici non autosufficienti ai quali la Regione continua a negare il diritto alle cure sanitarie anche con le delibere n. 1-5265/2022 e n.10-5445. Esse confermano che una volta trasferiti dagli ospedali alle RSA – Residenze Sanitarie Assistite convenzionate con l’ASL – essi possono rimanervi per 60 giorni al massimo per la convalescenza. Trascorso tale periodo e indipendentemente dallo stato di recupero, decadrà il rimborso regionale, quindi il malato per garantirsi le cure e l'assistenza dovrà pagare privatamente oppure andare a casa anche se i familiari non sono in grado di assisterlo.
 
Appare indifferente a questa politica disumana il ministro della Sanità Speranza che si guarda bene dall’affrontare il problema, al contrario del suo collega Orlando, ministro delle politiche sociali, che proprio in questi giorni rafforza i LEPS-Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali e li finanzia con ulteriori 2,6 miliardi di euro “per aiutare le persone più fragili e le loro famiglie che troppo spesso sono lasciate sole di fronte alle difficoltà”. Ma la definizione delle prestazioni e lo stanziamento delle risorse riducono la non autosufficienza a un bisogno assistenziale, ignorando la responsabilità sanitaria nel diritto alle cure senza limiti di durata e per l'insieme della dignità della persona, come ad es. avveniva a Torino e in Piemonte nelle cure domiciliari attraverso la compartecipazione dell'ASL agli assegni di cura.
 
E così l’Assessore regionale alla sanità Icardi delibera l’abbandono dei malati cronici non autosufficienti agli interessi privati.
Attac Torino sostiene la campagna per il ritiro delle scandalose delibere Icardi e propone di inviare la seguente mail a:
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Oggetto: Ritiro delibere n. 1-5265/2022 e n. 10-5445
 
Testo: Poiché condivido e sostengo l’iniziativa della Fondazione Promozione Sociale di Torino, chiedo il ritiro delle delibere n. 1-5265/2022 e n. 10-5445 firmate dall’assessore alla Sanità L. Icardi che negano il diritto alle cure sanitarie a tutti i malati cronici non autosufficienti, adulti e anziani.
Nome e cognome
Luogo e data
 
 
 
Ritiro delibere n. 1-5265/2022 e n.10-5445

I GIORNI DELLA CARPA - Risaliamo la corrente delle privatizzazioni - Torino, 21 - 22 settembre 2022

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18 Settembre 2022

Acmos, Askatasuna, Attac Torino, Comitato Acqua Pubblica Torino, Extinction Rebellion, Fridays For Future, Gabrio, Last, LVIA, Manituana, NoTav Torino e Cintura, Pro Natura, Società della Cura

vi propongono

I GIORNI DELLA CARPA

risaliamo la corrente delle privatizzazioni

Torino, 21 - 22 settembre 2022

Al Festival nazionale dell’Acqua, organizzato da SMAT SpA e Utilitalia proprio in questi giorni al Lingotto di Torino, la prospettiva dei Beni Comuni è completamente assente. Si parlerà di tutto e di più, TRANNE che del cambiamento radicale nella proprietà e gestione di un bene comune vitale come l’acqua, non solo per contrastare la crisi climatica e i suoi effetti devastanti sulla risorsa idrica, ma anche e soprattutto per attuare il Referendum del 2011 alla luce dell'art. 3, comma 2 della nostra Costituzione.

Spicca l’assenza di un piano organico, proposto fin dal 2007 con una legge di iniziativa popolare che le varie maggioranze parlamentari non hanno mai voluto approvare, per la tutela della risorsa e il risparmio idrico, le cui dimensioni economiche e di durata nel tempo, costituirebbero un volano per la crescita dell’occupazione e dello sviluppo sociale del Paese.

Con la nostra iniziativa per la gestione pubblica e partecipativa dell’acqua bene comune offriamo un punto di vista alternativo, che riteniamo fondamentale per comprendere che:

  • il “bene comune” non è merce né oggetto di proprietà, nemmeno pubblica: il bene comune non lo abbiamo ereditato dai nostri padri, lo abbiamo in prestito dai nostri figli;
  • il bene non è comune se la sua gestione non è partecipativa,
  • la siccità non è una situazione contingente, ma una crisi sistemica che esige una diversa gestione dell’acqua, fuori dalle regole del mercato che ci hanno portato al disastro attuale,
  • la mancata attuazione del Referendum del 2011, la mancata approvazione della Proposta di Legge di Iniziativa popolare per l’acqua pubblica, tradiscono la volontà popolare, la Costituzione stessa e  inculcano nei cittadini/e l’irrilevanza della loro volontà.

 

Creiamo la cultura del rispetto per l'acqua nella sfera individuale e nell'agire collettivo per intervenire sui gangli vitali del nostro modo di produrre e consumare, modificando anche il nostro stile di vita.

Mercoledì 21 settembre

Ore 14:30 Presidio e volantinaggio al Centro Congressi Lingotto – Sala dei 500

 

Giovedì 22 settembre

CENTRO STUDI SERENO REGIS, VIA GARIBALDI 13 – TORINO

ore 19:30 ci incontriamo per l’APERICENA delle Incursioni Saporite

ore 21:00 il Bene Comune è l’Alternativa, ne parliamo con

Valentina Maurella, Laboratorio Culturale autogestito Manituana: l’Acqua è un Bene Comune

Padre Alex Zanotelli, missionario: l’Azienda Speciale ABC di Napoli e la finalità del Bene Comune

Prof. Alessandra Algostino, Università di Torino: L’acqua bene comune nella Costituzione

Mario Cavargna, Pro Natura Piemonte: Lo spreco idrico nei cantieri del TAV

Erica Rodari, Comitato Milanese Acqua Pubblica: Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026,

Corrado Oddi, Coordinamento Acqua Pubblica ER: quattro Proposte di Legge regionale di Iniziativa Popolare della Rete per l'Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna e Legambiente ER

altri interventi, testimonianze, domande e risposte, per concludere con

Paolo Carsetti, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

LINK ZOOM: https://us02web.zoom.us/j/86941134066?pwd=dzRsRnM3YmRVelkyTFltenR1MndKQT09

Anche in diretta streaming dalla pagina facebook del Comitato Acqua Pubblica Torino

Video su: www.acquabenecomunetorino.org

 

SCARICA QUI LA LETTERA APERTA AI PARTITI

CEMENTO ÜBER ALLES PER IL CAPOGRUPPO 5STELLE

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18 Settembre 2022
 
 
 
Finalmente salvati dalla cementificazione gli 11.000 mq di verde naturale del Prato Parella, rimangono da salvare altri 4.000 mq lì accanto: i cosiddetti “orti urbani”.
Tetragono ai valori ambientali e sociali del verde urbano in piena terra, peraltro conclamati dal partito 5Stelle, il consigliere comunale Russi insiste per costruirvi una residenza studentesca per le Universiadi 2025. E presenta addirittura un’Interpellanza a Sindaco e Giunta per ricordare che questa era l’intenzione della vecchia maggioranza Appendino.
 
Confidiamo che la nuova maggioranza tenga fede a quanto dichiarato dall’attuale Assessore all’urbanistica Mazzoleni secondo il quale “l’ipotesi ereditata non è convincente … e la destinazione (della residenza universitaria) non è corretta per quel luogo”.
 
Ci auguriamo che il consigliere 5Stelle A. Russi se ne faccia una ragione e continui a rimanere isolato (anche dal suo gruppo) sul futuro degli Orti Parella, com’è avvenuto nella votazione sul Prato.
 
Tanto più che proprio lì accanto vi sono edifici vuoti e fatiscenti, con presenze di amianto, da risanare e restituire a funzioni sociali, come le residenze universitarie di cui c’è effettivo e urgente bisogno per gli studenti fuori sede.
 
Comitato Salviamo i Prati
https://www.facebook.com/salviamoiprati
 

03/04/2022 - Dopo l'acqua anche la beneficenza sarà quotata in borsa?

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03 Aprile 2022

Il Cottolengo sarà quotato in borsa?

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Con la benedizione della vice ministra Castelli dei 5 Stelle,  è iniziato il percorso verso la quotazione in  borsa della beneficenza. A suo dire “L'economia sociale è il motore dell'intera economia e Torino è tra le realtà che meglio lo hanno compreso. L'esperienza di questo territorio ci fa dire che il Paese è pronto” e ci promette una legge ad hoc entro questa legislatura. v. La Stampa, 27 marzo 2022.

Più ardita degli yankee che hanno quotato in borsa anche l’acqua, la nostra si accinge a valutare in moneta sonante anche le opere di bene. Non che manchi il marcio anche in questo settore. Lo stesso Cottolengo non ha sempre brillato di correttezza e trasparenza, ma ciò non giustifica la consegna ai mercanti della Casa della Divina Provvidenza che, con numerose altre istituzioni benefiche, ha fatto di Torino la città dei santi e dei benefattori.

Su questa brutta strada conduce  sicuramente la nuova legge  sul Terzo Settore, che  ha spazzato via ogni possibilità di autogestione democratica dal basso della solidarietà umana e sociale, imbrigliandola in procedure di riconoscimento e funzionamento ispirate alle pratiche di mercato.

Una brutta strada che ora intendono battere i grandi gruppi economici e finanziari della Città  che,  dopo aver spremuto la sua economia produttiva,  saccheggiato il suo patrimonio immobiliare, impoverito la scuola, la sanità e l’edilizia pubblica, ora si accingono a speculare in borsa sull’obolo del povero, contando a quanto pare anche sul consenso dell’Amministrazione comunale.

In questa V Domenica di Quaresima, ricordiamo al Sindaco di Torino che, oggi come allora, i valori non  sono quelli della borsa e del mercato: Marco (12,38 -44) : "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. "

 

 

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