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Torino: dai santi sociali ai filantropi capitalisti

Dettagli
Beni Comuni
23 Gennaio 2023

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ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini

Educazione popolare rivolta all’azione

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 347 9443758 – www.attactorino.org

 

Dopo aver spremuto ogni possibile valore materiale dal lavoro, dal suolo e dall’aria di Torino, lorsignori ci propongono ora di uscire da un ventennio di decadenza con il city-branding.

Un’operazione di immagine che in questi giorni a New York l‘ «asse americano»” Cirio-Lo Russo  affida  al grande capitale  perché determini le scelte concrete del nuovo Piano Regolatore della Città, tenute ben nascoste ai torinesi.

La Stampa ci dice che sognano una sopraelevata, cosiddetta  High Line,  di 700 alberi  sopra il trincerone della futura Metro2 in via Sempione, che farà certo piacere agli abitanti di Barriera di Milano.

Ma è questa la grande occasione di riqualificazione della Zona Nord prospettata dall’assessore all’Urbanistica? Dirà che non sono di sua competenza i drammatici problemi degli sfratti, degli abbandoni scolastici, della sanità pubblica allo sfascio.  E che il Sindaco cerca di portare lavoro con i cantieri, meglio se delle grandi opere come le Olimpiadi. Dimenticando che proprio le Olimpiadi del  2006 hanno affondato in un debito pauroso il bilancio della Città.

Prima di andare a New York, non sarebbe meglio andare in Barriera e rendersi conto che non è attrattiva la città incapace di rispondere ai reali bisogni di chi vi abita e lavora, di cercare di risolverli insieme, e non rimettersi più alle decisioni dei poteri forti disposti ad investire solo a fini di lucro? A camuffare ancora con sostenibilità ambientale e riqualificazione urbana le solite operazioni di sfruttamento del suolo e di speculazione immobiliare? A sostituire le elemosine di una volta con qualche briciola di filantropia, fiore all’occhiello del city branding?

28 novembre 2022 - La Concorrenza non si fa sull'Acqua

Dettagli
Beni Comuni
19 Novembre 2022

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Una perfida “manina” 

ha stravolto l’Art. 8 della legge delega n.118/2022 sulla Concorrenza

e introdotto nel decreto attuativo la privatizzazione dei servizi pubblici locali, a partire dall’acqua

 

Il decreto attuativo della Legge delega n.118/2022, attualmente all'esame del Parlamento,

* esclude la possibilità per le aziende speciali di gestire i servizi a rete, ammessa dalla legislazione europea, dalla stessa legge delega e mai messa in discussione in Parlamento

* reintroduce l’obbligo degli Enti Locali che scelgono l’autoproduzione dei servizi, di giustificare le ragioni del mancato ricorso al mercato, dizione espunta nel corso del precedente dibattito parlamentare;

* impone una “supervisione” nazionale sulle scelte dei Comuni che era stata esclusa in corso d’opera nella discussione del Parlamento.

Le critiche e proteste da tutta Italia sembra abbiano ottenuto per ora la cancellazione del limite di 5 anni alla durata delle concessioni dirette della gestione del servizio, che avrebbe reso impossibile una corretta politica industriale e di investimenti alle aziende in house come la nostra SMAT.

Il Decreto attuativo, per essere definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri, deve ottenere non solo il parere consultivo delle competenti commissioni parlamentari ma anche quello vincolante della Conferenza Unificata Stato-Regioni, in cui l’ANCI, e quindi i Comuni, hanno un ruolo determinante.

Rompiamo il silenzio che nasconde una violazione costituzionale per “eccesso di delega”, stravolge il mandato parlamentare, espropria i Comuni della loro storica funzione pubblica e sociale, condanna a morte le aziende di servizi di proprietà pubblica.

Il 28 novembre 2022,  ore 17 - 19

Sala Consiglieri della Città Metropolitana di Torino - via Maria Vittoria 12, Torino

 

LINK ZOOM: https://us02web.zoom.us/j/84833780620?pwd=OFd3cTA2cnZ5bVV6anJuZWVSaVRXdz09

Diretta sulla pagina facebook del Comitato acqua Bene Comune Torino

 

ne parliamo con

Mauro Barisone, Consigliere comunale di Vinovo, vice presidente ANCI Piemonte

Roberto Cavallo Perin – Professore Ordinario Università di Torino

Paolo Romano – Presidente SMAT S.p.A.

Gianbattistino Chiono, sindaco di Busano, direttivo regionale ANPCI

             

Difendiamo il ruolo e l’autonomia dei Comuni italiani e il futuro delle nostre Aziende di Servizi Pubblici locali – il 60% delle quali sono ancora di proprietà pubblica – per mantenerle al SERVIZIO dei cittadini e non del profitto.

  

Torino, Novembre 2022

Evento facebook qui

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Il 21 giugno appuntamento in Tribunale per la seconda udienza della causa climatica contro lo Stato

Dettagli
Beni Comuni
19 Giugno 2022

20220621 GiudizioUniversale

 

Il 21 Giugno 2022 si terrà la seconda udienza dell’azione legale intentata da 203 ricorrenti contro lo Stato italiano per inazione climatica.

Nel corso dell’udienza per la prima volta le parti si troveranno l’una di fronte all’altra nelle aule del Tribunale civile di Roma, per presentare di fronte alla giudice le proprie argomentazioni. Da un lato il team legale che rappresenta 24 associazioni, 193 individui e 17 minori che hanno firmato l’atto di citazione. Dall’altra, l’Avvocatura dello Stato.

L’udienza arriva proprio nei giorni in cui si fa sentire la morsa del caldo torrido, con temperature anomale e ben al di sopra delle medie stagionali e un’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio il comparto agricolo, soprattutto in nord Italia, tanto da paventare per l’estate alle porte il rischio di razionamento idrico anche per l’uso domestico.

Gli scenari riguardanti l’Italia elaborati negli ultimi mesi dal CMCC, il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, sono drammatici su tutti i fronti:

  • I bambini nati nel 2020 rispetto ai loro nonni soffriranno 7 volte in più di ondate di calore, 2,6 volte di più di siccità, 2,8 volte in più di inondazioni.
  • A ciò si aggiungono le 264 vittime causate dai 1.810 eventi climatici estremi abbattutitisi sull’Italia tra il 2010 e il 2021; un triste primato per cui l’Italia è al 3° posto in Europa e al 6° nel mondo.

 Nonostante l’emergenza crescente, il governo italiano anziché accelerare sulla via della transizione energetica sta varando misure che condanneranno prevedibilmente il paese a prolungare la sua dipendenza dalle fonti fossili.

Sosteniamo la causa climatica, per la salvezza nostra e delle generazioni che verranno.

 
Anche Attac Torino è tra i ricorrenti, perché anche noi siamo incapaci di arrenderci e di rinunciare ad un futuro migliore per tutti/e.
  
A TORINO invitiamo tutt* color* che non si rassegnano alla cieca corsa del nostro Paese verso il disastro climatico, a trovarsi
 
martedì 21 Giugno ore 12
 
di fronte al Tribunale, corso Vittorio Emanuele II n.130
 

Per maggior informazioni: www.giudiziouniversale.eu

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